Un’ordinanza “rivoluzionaria” quella del tribunale di Lucca, dopo il ricorso, di urgenza, ex articolo 700 del codice di procedura civile, presentato dall’avvocato Emanuele Fusi per conto di un suo cliente disabile.

All’uomo, di Capannori, riconosciuto invalido civile all’85% dal 30 maggio dello scorso anno, con tanto di documentazione clinica rilasciata dall’Asl, l’Agenzia delle Entrate aveva sottoposto a fermo la vettura, per una serie di debiti erariali, ammontanti a circa 10mila euro. 

Il giudice del tribunale di Lucca, dopo aver sciolto la riserva,  ha dichiarato illegittimo il fermo effettuato sull’auto del disabile.

“Rilevato che I*autovettura oggetto di fermo amministrativo risulta di proprietà di una persona a cui è stata riconosciuta un’invalidità civile e che è stato qualificato quale portatore di handicap con conseguente rilascio di contrassegno invalidi da parte del Comune di Capannori  a seguito di documentazione medica rilasciata dall’Azienda Asl in – motiva il giudice -, rilevato che dagli atti risulta che effettivamente tale autovettura è destinata al trasporto dell’uomo, ritenuti sussistenti i presupposti, appare ragionevole presumere un mero errore materiale di parte ricorrente e il pericolo di un attuale pregiudizio ai danni del ricorrente a causa della mancata possibilità di utilizzo del veicolo stesso, essendo quest’ultimo essenziale al fine di provvedere al proprio sostentamento quotidiano e al fine di esercitare il suo diritto primario assoluto alia salute, emergendo dagli atti che il medesimo ricorrente abita da solo e ha serie problematiche a deambulare, con necessità di recarsi frequentemente presso strutture mediche”. 

Con queste motivazioni il giudice ha quindi revocato l’efficacia del fermo amministrativo dello scorso 16 febbraio. 

“Una vittoria per tutti gli oppressi”, commenta, soddisfatto il legale del Foro di Lucca.