Accoltellato per un rimprovero, Minniti: “Minorenni armati, severità con chi non rispetta le regole e non si integra”

L’assessore alla sicurezza: “Esiste un problema culturale a livello nazionale perché la situazione sta peggiorando in molti contesti”
“L’accoltellamento avvenuto ieri (26 novembre) fra Massa Pisana e San Lorenzo a Vaccoli desta particolare preoccupazione”. Inizia così la nota dell’assessore alla sicurezza del comune di Lucca, Giovanni Minniti.
“Ho atteso di avere maggiori particolari sulla vicenda per esprimermi ma è chiaro che sempre più casi di minorenni armati vengono alla ribalta per fatti di violenza e aggressioni – prosegue l’assessore -. Fatti che riguardano giovani cittadini italiani ma anche figli di extracomunitari come in questo caso. Spesso la violenza scatta proprio di fronte a un’autorità di qualsiasi tipo: quando un insegnante, quando un controllore del treno, quando su una persona che vuole fare valere la legalità. Esiste un problema culturale a livello nazionale perché la situazione sta peggiorando in molti contesti, è chiaro che i ragazzi non devono girare armati. Forse dobbiamo rivedere la legislazione e inasprirla per quanto riguarda la violenza perpetrata da minori fra il 14 e i 18 anni”.
“Il Comune ha limitate competenze per quanto riguarda la sicurezza ma è ovvio che la polizia municipale è al fianco delle altre forze dell’ordine per queste indagini, se ce ne sarà bisogno, come per controllare ed intervenire – continua -. Quello che possiamo fare è aumentare le telecamere anche nelle frazioni, come stiamo facendo, e anche quella zona è interessata dal progetto che abbiamo presentato al Ministro dell’Interno. E poi abbiamo l’obbligo di aumentare e facilitare le comunità di cittadini che si aiutano e interagiscono, la socializzazione, i luoghi aggregativi. Anche per quanto riguarda impianti sportivi e parchi attrezzati l’amministrazione Pardini si sta impegnando. È un lavoro a monte di cui vedremo i frutti fra qualche anno. Queste azioni devono prevenire la deriva in una società metropolitana dove gli uomini e donne si percepiscano o diventino fra loro come reciproche minacce perfino sotto casa. Serve comunque inflessibilità con chi sbaglia ma soprattutto con chi non vuole rispettare le nostre regole e con chi non si vuole integrare”.