Boom di richieste da tutto il mondo per l’Accademia del Festival Pucciniano: selezionati in sette

21 maggio 2015 | 23:28
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Boom di richieste da tutto il mondo per l’Accademia del Festival Pucciniano: selezionati in sette

Boom di richieste per l’Accademia del Festival Pucciniano. Si sono presentati in 160, 1 su 3 dall’estero, alle selezioni per accedere al corso di canto dell’Accademia. Il 77% in più rispetto allo scorso anno. 51 gli aspiranti, uditori compresi, tutti giovanissimi (età media 24 anni), che sono riusciti ad accedere al percorso di studi e che avranno ora la possibilità di imparare dai migliori docenti ed interpreti della lirica pucciniana nel luogo che ha visto nascere le opere più belle e famose del compositore toscano. Per tutto loro un sogno che si è avverato.
La scuola di formazione dalla Fondazione Festival Pucciniano conferma il trend di crescita registrato negli ultimi tre anni insieme ad una novità importante: l’istituzione, a fianco dello storico corso di canto, del primo corso per maestri collaboratori. Sette i giovani ammessi (pianoforte). “Per partecipare alla selezione i ragazzi sono arrivati da Taiwan, Israele, Grecia, Cina, Giappone, Lettonia, Russia, Ungheria, Spagna, Romania, tanti dall’Italia dove si sta plasmando una nuova generazione di talenti. – spiega Adalgisa Mazza, Presidente Fondazione Festival Pucciniano – L’accademia è un veicolo importante di auto-promozione del Festival e del suo percorso di studi che è di altissimo livello, ma anche, soprattutto, uno strumento che produce indotto per il territorio poiché questi ragazzi vivono per settimane tra Torre del Lago e Viareggio. Il loro è un percorso che unisce nel segno di Puccini culture ed esperienze tra le più diverse”.

Il boom di richieste è il frutto dell’opportunità, per i giovani talenti che si sono meritati l’accesso all’Accademia, di far parte delle produzioni in cartellone e di iniziare così un percorso di arricchimento musicale e professionale unico a livello mondiale. Così come accaduto negli anni passati, nel nuovo allestimento di Tosca vedremo per esempio Ugo Tarquini nel ruolo di Spoletta, Pedro Carrillo in quello del Carceriere e Velthur Tognoni in quello di Sciarrone, così come il Goro nella Madama Butterfly sarà interpretato anche da Manuel Pierattelli, il Principe Yamadori sarà invece Pedro Carrillo. “Tutti questi ragazzi si sono perfezionati nella nostra scuola toccando con mano il clima, la tensione, l’emozione e la preparazione che precede la messa in scena delle nostre produzioni. L’allestimento del Trittico, il 20 agosto – spiega Daniele De Plano, Direttore Artistico del Festival – rientra tra le iniziative del progetto Puccini 2.0 che ha proprio l’obiettivo di valorizzare queste risorse. Noi le valorizziamo cercando di fornirgli un bagaglio tecnico, culturale ed umano che gli sarà utile per le loro future esperienze professionali”. L’eccellenza del livello di insegnamento è garantita dalle docenze che si alternano nel corso del periodo di studi come Daniela Dessì, Fabio Armiliato, Giovanna Casolla, Micaela Carosi, Silvano Carrolli, Franco Fussi ed il decano della lirica internazionale Rolando Panerai e tanti altri. “I giovani – conclude De Plano – rappresentano il più grande investimento per il nostro Festival”.