
E’ scomparso ieri (25 gennaio) il poeta lucchese Raffaello Belli, ultraottantenne e da tempo costretto a letto. Ha scritto migliaia di poesie e tantissime dedicate al ciclismo e a ciclisti famosi. Scriveva in dialetto e in italiano ed era conosciutissimo in città nonché protagonista di tante serate dove divertiva il pubblico con le sue rime comiche. Ha vinto anche svariati premi letterari.
Uomo sensibile, come testimonia questo esempio, il testo di una sua poesia dedicata proprio alla morte.
La morte
Morte ti giuro, non voglio pensarti,
perché tanto mi fai paura;
lascia che il tempo passi,
che di morir non ho premura.
Tanto il pensier mi assilla
e nella notte, quando è silenzio,
questo mio cuor vacilla,
che il tuo fruscio io sento.
E mai riposi, sempre tormenti,
nessuno può essere ribelle;
non guardi il tempo e ti presenti,
togliendoci affetti e cose belle.
E non ti piange il cuore
se spesso rapisci all’improvviso;
non hai pietà e amore,
non c’è speranza sul tuo viso.
Ti prego Morte, quando decidi
ti chiedo un po’ di tenerezza,
non tormentarmi tanto, sorridi!
Non farmi male, mieti con dolcezza
Il funerale ci sarà giovedì alle 15,30 alla chiesa di San Donato suo paese di origine.