
Con l’allestimento delle sculture monumentali nelle piazze e nelle strade del centro storico, entra nel vivo Cartasia 2016. L’inaugurazione della mostra outdoor della biennale dedicata alla paper art è fissata per domani (6 agosto) alle 18 in piazza Napoleone, ma è da qualche giorno che le installazioni fanno bella mostra di sé in città. Sarà un’inaugurazione itinerante, una sorta di visita guidata in compagnia degli autori delle opere.
In tutto si tratta di 14 opere, realizzate dagli artisti proprio a Lucca, nelle settimane scorse, nel laboratorio allestito all’ex Cavallerizza e ispirate al tema Confini e prospettive, che caratterizza questa edizione della manifestazione.
Nella centralissima piazza Napoleone campeggia Pyramid of Peace (Piramide della pace) della tedesca Heike Schaefer, fatta di grandi e leggerissime sfere di filo di cartone con i colori della bandiera della pace, sistemate una sopra l’altra come si usava fare un tempo nelle fortezze con le palle dei cannoni (un rimando chiaro a Lucca e alle sue mura difensive). All’ombra del loggiato di Palazzo Pretorio si incontra la tenera Mother (Madre) dell’artista canadese Laurence Vallières, mentre piazza San Frediano ospita Hoodie dell’artista statunitense Michael Stutz, un busto di uomo che indossa una felpa con cappuccio (“hoodie” in inglese, appunto), negli Stati Uniti un capo di abbigliamento spesso usato dai ragazzi delle periferie più disagiate, in chiave europea un rimando alle difficoltà che incontrano i migranti. In piazza San Francesco sta già suscitando molta curiosità, soprattutto tra i bambini, il robot Uec 9000, il “guappo di cartone” di Giulio Biazzi. All’esterno della Cavallerizza, in piazzale Verdi, è invece atterrata la navicella spaziale We all fall to earth (Cadiamo tutti sulla Terra) dello statunitense Mykl Wells, che richiama gli sbarchi dei profughi sulle nostre coste e più in generale la difficoltà del mondo occidentale a entrare in contatto con culture differenti dalla nostra. E poi ci sono i nove grandi struzzi che compongono l’opera Via dal recinto di Antonio Bagni (Associazione NoDump). Fuggiti dalla loro gabbia, con la testa sotto la sabbia a simboleggiare l’incapacità degli esseri umani di guardare la realtà, li troviamo sparsi un po’ per tutta la città: a porta San Gervasio, in via Fillungo (davanti San Cristoforo), in piazza del Carmine, in piazza del Salvatore, in piazza del Giglio, all’incrocio tra via Nuova e via Fillungo, dentro porta Santa Maria, in piazza Cittadella, fuori da porta Sant’Anna.
Nel pomeriggio di sabato, dalle 17 alle 20,30 nel Loggiato di Palazzo Pretorio Cartasia propone anche un divertente laboratorio creativo gratuito per bambini per imparare a costruire il coloratissimo “fish”, l’aquilone giapponese a forma di pesce.
Nelle sale di Palazzo Ducale, intanto, fino al 4 settembre, è allestita la mostra indoor della biennale, con l’esposizione di un centinaio di opere d’arte realizzate in carta e cartone da sedici artisti provenienti da tutto il mondo. La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 9,30 alle 19. Biglietto di ingresso intero 7 euro, ridotto 5 euro (over 65, giovani fino ai 30 anni, residenti a Lucca, diversamente abili). I bambini sotto i 10 entrano gratuitamente.