Stefano Accorsi al Giglio ‘Giocando con Orlando’

15 marzo 2017 | 09:47
Share0
Stefano Accorsi al Giglio ‘Giocando con Orlando’

Giocando con Orlando con Stefano Accorsi e Marco Baliani, ultimo titolo della stagione di prosa del Teatro del Giglio (realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus), va in scena venerdì 17 e sabato (18 marzo) alle 21 e domenica 19 marzo alle 16, nuovo tassello all’omaggio che il Giglio tributa al capolavoro ariosteo, dopo l’Orlando furioso di Antonio Vivaldi programmato lo scorso 14 gennaio nel cartellone della lirica.

Attore, regista e drammaturgo, Marco Baliani ha trasformato i 38.746 versi dell’Orlando furioso nello spettacolo Giocando con Orlando, inedita ballata in ariostesche rime e una singolar tenzone per palcoscenico da condursi corpo a corpo, rima dopo rima, con Stefano Accorsi. Coincidenze, occasioni e imprevisti hanno generato questa avventura teatrale, che parte dal successo dell’edizione di Furioso Orlando e raccoglie la necessità e la rinnovata sfida di provare ad esplorare il testo in una direzione ancor più radicale, dove l’arte sublime del giullare e dell’improvvisazione fa risuonare i corpi in scena, attraversati da rime, versi, suoni, rumori, trasformandoli in personaggi, mostri e creature magiche dell’Ariosto.
“Giocando con Orlando nasce da uno scherzo del caso. Mi trovavo ad Asti – racconta Marco Baliani – per la regia della stagione estiva del Furioso Orlando, ma quel giorno l’attrice – Nina Savary – non è riuscita a prendere l’aereo e le scenografie non sono partite da Napoli. C’erano più di ottocento prenotazioni, il produttore dello spettacolo e gli organizzatori erano disperati. Con Stefano Accorsi ci siamo messi a tavolino e siamo andati in scena così, senza costumi e luci, improvvisando. Io, che non conoscevo a memoria il testo, ho recitato le parti femminili e ho riprodotto con il suono tutti i rumori di scena. Lì è nata l’idea di creare una nuova messinscena, con soltanto noi due attori in scena”.
Nello spettacolo, Stefano Accorsi interpreta il paladino Orlando, ma è anche il cantore che aggancia i vari episodi nel flusso della storia. Marco Baliani è un fool, un regista in scena, pronto ad essere spalla e comprimario, a tendere trappole e inventare strofe. Giocando con Orlando prende l’avvio dalle due storie d’amore principali del poema – Orlando che insegue la bella Angelica e la guerriera cristiana Bradamante innamorata di Ruggiero, cavaliere saraceno destinato alla conversione -, per poi moltiplicare i personaggi, creandone altri intorno, mostri compresi, per condurli a giocare sulla corrispondenza delle rime che si susseguono a ritmo incalzante. Lo spettacolo, prodotto da Nuovo Teatro, è al Teatro del Giglio con l’impianto scenico di Daniele Spisa, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Luca Barbati. Mimmo Paladino con i suoi celebri cavalli, realizza la giostra per i duelli, gli amori, gli scontri e gli incontri dei cavalieri, che appaiono e scompaiono nel girotondo che il gioco impone.