In piazza del Giglio due giorni con il Lucca Pottery Festival

Mentre la politica cittadina è in fermento, nel cuore di Lucca trova l’alba la prima edizione della festa della ceramica. Al Lucca Pottery Festival domani (10 giugno) e domenica la protagonista sarà infatti la creatività che gli oltre 30 artisti artigiani e ceramisti riusciranno a esprimere in piazza del Giglio dalle 9 alle 19. Questa prima edizione è curata da Rossoramina, una ditta di manifattura ceramica che si pone come obiettivo quello di “far utile il bello”. “Era già da qualche anno che pensavamo a organizzare qualcosa – dice Federica Cipriani titolare con Stefano Gambogi della ditta Rossoramina – e quest’anno si è concretizzata. Ne abbiamo parlato con l’assessore alla cultura a gennaio, l’idea è piaciuta e il Comune ha subito patrocinato l’evento. L’idea è nostra, mia e di Stefano Gambogi siamo ceramisti viviamo e lavoriamo a Lucca, ma spesso partecipiamo a eventi nazionali e anche internazionali di questo tipo. Ci piaceva portarlo a Lucca, a casa. Per l’organizzazione ci siamo appoggiati all’associazione della ceramica di Firenze con cui è nata una collaborazione. Volevamo portare in una piazza centrale di Lucca delle belle cose in ceramica, per l’occasione abbiamo selezionato 32 ceramisti che arrivano da tutta Italia e come prima edizione siamo molto contenti. E’ una mostra mercato, si potranno comprare i manufatti e ci saranno anche due laboratori, uno di tornio e uno di manipolazione dell’argilla sia per bambini che per adulti”.
Il Lucca Pottery Festival va quindi in contro tendenza, ma senza tradire il gusto raffinato della cultura lucchese che da sempre fa del bello un’opera d’arte. Tra i molti espositori presenti, anche l’artigianato artistico di Giovanni Maffucci, di Pistoia. “Voglio portare un’interpretazione del mezzo ceramico – dice Maffucci – che tenga conto più dell’espressività che della funzionalità. La ceramica diventa un pezzo per trasmettere contenuti. In particolare al Lucca Pottery Festival porto il progetto Gli Elementi del bosco: ogni creatura porta con sé un elemento naturale”. “Ogni elemento – prosegue Maffucci – si fa carico di trasmettere un messaggio ben preciso. Lavoro più a livello simbolico che funzionale”. Ossia? “Una tazza è un contenitore, le cose che faccio io contengono un messaggio che ognuno può decodificare attraverso la propria esperienza”. Così, tra una scheda elettorale e una previsione di voto, i lucchesi potranno godere di uno spaccato artigiano proveniente da tutta Italia, che mai come oggi risulta prezioso e competente in un orizzonte che invece troppo spesso tende all’omologazione del bello.
Tiziana Alma Scalisi