Spot, fumetti, film, giochi: due mostre pop per Boccherini

La civiltà occidentale è l’unica che ha elaborato un sistema di trascrizione della musica: un’intuizione che ci ha permesso, nei secoli, lo studio e la riproduzione di partiture del passato. Lavora ogni giorno su questi testi il Centro Studi Boccherini di Lucca che, da lunedì (23 ottobre) alle 9,15, aprirà le porte agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per accompagnarli, lungo tutta la settimana (fino al 27 ottobre), in un gioco-laboratorio sulla verifica delle fonti.
I ragazzi lavoreranno su manoscritti autentici e stampe settecentesche, alla ricerca di particolari per stabilirne autore e datazione. Un esercizio filologico pensato come un gioco in scatola, con carte indizi, obiettivi, strumenti del musicologo (e del detective) come l’immancabile lente d’ingrandimento. “Questa mostra laboratorio, Giocando con i testi musicali, nasce per valorizzare i materiali, in parte non ancora catalogati, che il cittadino onorario di Lucca Yves Gérard ha donato al nostro centro studi”, ha spiegato il vicepresidente Marco Mangani. “Abbiamo ritenuto che il modo migliore per farlo – ha aggiunto – fosse il coinvolgimento delle scuole: il sistema formativo italiano difetta dell’insegnamento del linguaggio musicale, fatta eccezione per le scuole d’indirizzo. Vorremmo generare curiosità negli studenti e avvicinarli a questo mondo, affascinante e più vicino di quanto si creda”. Obiettivo che il Centro Studi Boccherini cercherà di centrare anche attraverso una seconda mostra, Pop700, che verrà inaugurata il 2 novembre e rimarrà visitabile fino al 4, in parziale concomitanza con la manifestazione Lucca Comics & Games. I locali della casermetta San Colombano ospiteranno per l’occasione spot pubblicitari, sequenze di film, cartoni animati e fumetti che attingono a piene mani dal patrimonio musicale del Settecento. Ci sarà il pirata Dandy Roll, nato dalla fantasia di Hugo Pratt, nella tavola in cui si dichiara appassionato della musica di Boccherini; ma anche sequenze di film come La signora omicidi, Master & Commander e I pirati dei Caraibi. “La musica del Settecento è più nota e diffusa di quanto pensiamo – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti – e vogliamo toglierle di dosso l’etichetta di essere un prodotto per soli addetti ai lavori. Queste due mostre sanno tenere insieme alta qualità di contenuti e popolarità, formula che reputo vincente. I Comics imprimono una spinta forte alla vitalità di Lucca e il Centro Studi Boccherini, con intelligenza, ha saputo osare e proporsi in questo contesto”. “Ci piacerebbe instaurare, con Lucca Comics & Games, un rapporto di collaborazione sempre più proficuo – commenta ancora il vicepresidente Mangano – e arrivare, perché no, a creare le condizioni per brevettare il gioco in scatola che in via sperimentale proporremo quest’anno agli studenti”. Anche la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi, tiene a evidenziare la valenza didattica del progetto: “Mi ha colpito, da subito, l’idea di avvicinare gli studenti al concetto di fonte. In una fase storica in cui tutto è presente e qualsiasi informazione è a portata di smartphone, invitare i ragazzi a compiere in prima persona un percorso di ricerca e verifica permetterà loro di acquisire un’importante competenza trasversale, che potranno giocarsi in ogni ambito”. Una linea condivisa anche dall’istituto superiore di studi musicali Luigi Boccherini: “Sono due mostre-evento, la prima si trasformerà nella seconda con aggiunte e contaminazioni. Auguro a tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di queste iniziative il meritato successo”, il commento del pianista Simone Soldati. Tra i soggetti che hanno patrocinato Giocando con i testi musicali e Pop700 anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: “Apprezziamo – commenta Andrea Salani portando i saluti di Marcello Bertocchini – la continuità, la capacità che questo progetto ha di delineare un percorso di conoscenza che mantiene rigore scientifico e sa comunicarsi, al tempo stesso, in modo accessibile attraverso il gioco”. Un patrimonio da acquisire con consapevolezza perché non si incorra in gaffe come quella che, scherzosamente, ha voluto raccontare Mangani ripercorrendo le fasi organizzative delle due mostre: “Abbiamo cercato una partnership con un brand che, nei suoi spot, utilizza musiche del repertorio settecentesco, credendolo sensibile al tema: ci ha divertiti molto ricevere in risposta un’email di diniego che iniziava con ‘Gentile signor Boccherini’: ogni altra riga, dopo, è stata superflua”.