Inglese avanti tutta, scuola media internazionale Esedra

15 gennaio 2018 | 12:26
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Inglese avanti tutta, scuola media internazionale Esedra

Conoscere e saper utilizzare, nelle conversazioni più disparate, una lingua straniera – e l’inglese, in particolar modo – è un’abilità sempre più importante per muoversi con sicurezza nell’oggi. Lo ha capito molto bene il gruppo Esedra che, per l’anno scolastico 2018/2019, amplierà la propria offerta formativa in lingua. Sì, perché dopo le fortunate esperienze del nido e della materna bilingue Il Cucciolo, della English primary school e del liceo internazionale quadriennale, è pronta a completare l’offerta la prima scuola media con il medesimo approccio.

Due gli open day in programma per conoscerla: il primo, in orario pomeridiano, è previsto per il 23 gennaio alle 18; il secondo sarà invece di mattina, alle 10,30 di sabato 27 gennaio. Rispetto alle 27 ore settimanali che il Miur ha strutturato per la scuola secondaria, la scuola media internazionale del gruppo Esedra – che avrà sede in viale San Concordio, al civico 81, ne aggiungerà 11: tra queste, ce ne sarà anche una di latino; ma il potenziamento effettivo sarà quello della lingua inglese, che vedrà ben 5 ore in più rispetto agli orari delle scuole medie pubbliche (arrivando, quindi, a 8 ore). Ma non finisce qui: ben 3 materie saranno insegnate in lingua: scienze, arte e musica. Ci saranno, inoltre, un’ora in più di francese e due di ‘humanities’, termine che vuole racchiudere l’approfondimento delle materie umanistiche tout court. “Il sistema dell’insegnamento linguistico, in Italia, fatica a decollare – commenta la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi – e i nostri ragazzi, anche laureati, in molti casi non sanno sostenere una conversazione in inglese. Sappiamo che le lingue straniere si apprendono con maggior facilità nei primi anni di vita. Le scuole paritarie Esedra – osserva la Buonriposi – propongono il bilinguismo fin dal nido, predisponendo il sistema cognitivo del bambino, che così si troverà facilitato a imparare anche altre lingue, crescendo”. A dirigere la nuova scuola media internazionale sarà Eimear Marnell, che già guida la English primary school. “Tra i nostri obiettivi principali – spiega – c’è quello di rendere i ragazzi autonomi, capaci di muoversi in un mondo che sta cambiando rapidamente. Oggi le informazioni sono a portata di smartphone: per noi è importante che gli studenti imparino come utilizzarle, che sviluppino la capacità di fare collegamenti, in un approccio interdisciplinare. Anche il metodo della lezione frontale è ormai superato – continua Marnell – e anche i banchi saranno disposti secondo un setting non tradizionale, di modo che nessuno dia le spalle a nessuno. I ragazzi lavoreranno molto in gruppo, privilegiando un avvicinamento diretto e concreto alle materie, e indosseranno un’uniforme scolastica, che favorirà il senso di appertenza a una comunità di simili e minimizzerà possibili conflitti che possono manifestarsi nell’età della preadolescenza”. Un metodo che è anche una filosofia, per il gruppo Esedra, come evidenziano le parole del direttore generale Francesca Bellezza: “Noi vogliamo dare strumenti preziosi e innovativi ai nostri studenti. L’aula 3.0, con lim e connessioni, è la base. I ragazzi della nuova scuola media internazionale impareranno a relazionarsi con le nuove tecnologie in modo da sviluppare un pensiero computazionale attraverso il coding, per non rimanere disarmati di fronte a problemi complessi. Riteniamo imprescindibile – continua Bellezza – l’aggiornamento costante e la collaborazione con professionisti dell’età evolutiva, che sappiano indirizzarci nelle scelte didattiche ed educative”. Tra questi, la dottoressa Nicoletta Quagliarella di Belight, specializzata in analisi transazionale e thetahealing: “Ho respirato la volontà, da parte di Esedra, di sostenere i ragazzi in questa ‘seconda nascita’ che è l’inizio dell’adolescenza, quando si è in cammino ma non si sa dove si va. L’adolescente – spiega Quagliarella – ha bisogno di essere ‘nutrito’, di fiducia e di autostima: ed ecco che gli anni della scuola media diventano determinanti perché i ragazzi imparino ad andare nel mondo sapendo di avere reti forti sulle quali contare. Per questo è necessario che gli insegnanti si facciano educatori, mettendosi in gioco in prima persona per trasmettere le cosiddette ‘skills for life’, così come definite nei parametri di salute dell’Oms nel 1996: competenze per la vita, e quindi capacità di comunicare, con gli altri e con se stessi, di sviluppare intelligenza emozionale e consapevolezza dei propri talenti affinché possano essere espressi. Dagli 11 ai 14 anni avviene un passaggio – conclude Quagliarella – ed è importante non inciampare, anche perché le pietre che fanno cadere si possono chiamare bullismo, depressione, attacchi di panico, anoressia, bulimia”. “Il nostro valore aggiunto – chiosa infine Chiara Casali, direttore delle scuole paritarie Esedra – è la possibilità di scegliere direttamente i collaboratori e gli insegnanti: vogliamo in squadra persone motivate, che credano nel nostro progetto educativo e mettano in circolo la loro energia per offrire ai ragazzi un servizio di altissima qualità”.