Due mostre e tanti eventi per giorni memoria e ricordo

16 gennaio 2018 | 13:22
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Due mostre e tanti eventi per giorni memoria e ricordo

Film, spettacoli, mostre e molto altro per ricordare forse una delle pagine più tristi della nostra storia e dire no al razzismo. In occasione della Giornata della memoria – che quest’anno sarà celebrata principalmente il 26 gennaio anziché il 27 per rispettare lo Shabbat – e del Giorno del ricordo (10 febbraio) come ogni anno l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca (Isrec), insieme con la Provincia e il Comune di Lucca, la Scuola per la Pace e molti altri Comuni del territorio ha elaborato, coordinato e promosso un programma fitto e articolato di iniziative che si prolungheranno fino al mese di marzo. Il programma è stato illustrato questa mattina (16 gennaio) a Palazzo Ducale alla presenza del presidente dell’Isrec Stefano Bucciarelli, del vicepresidente della Provincia Maurizio Verona e del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Giornate, quelle dedicate al ricordo, che quest’anno avranno un’accezione speciale: a Ottant’anni dall’introduzione delle leggi razziali emanate nel 1938, il 2018 è anche l’anno in cui la nostra Costituzione ha spento ben settanta candeline. Due date importanti profondamente in opposizione tra loro che susciteranno sicuramente non poche riflessioni.

Il centro tematico di quest’anno è infatti proprio il razzismo, una scelta in sintonia con il meeting regionale organizzato dalla Regione Toscana che si svolgerà al Mandela Forum di Firenze, intitolato appunto Dal razzismo allo Stato di diritto (1938-2018). A ottant’anni dalle leggi ‘razziali’ del fascismo, a settant’anni dalla promulgazione della Costituzione della Repubblica italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
“Anche quest’anno siamo lieti di presentare un ricco calendario di iniziative – ha spiegato il presidente Bucciarelli – Tantissimi eventi resi possibili non solo grazie al grande impegno di Comune e Provincia di Lucca ma anche dei tanti Comuni che hanno deciso di partecipare alle iniziative. Il tema del razzismo – conclude il presidente – purtroppo è sempre attuale ed è quasi un dovere intervenire e ricordare la storia”.
Della stessa opinione anche il vicepresidente della Provincia: “Purtroppo questo è un periodo di grande deriva e degrado in cui c’è gran bisogno di ricordare cosa è avvenuto in passato – spiega Verona -. A Lucca si sono affermate alcune forze politiche e ‘svalori’ a cui dobbiamo immediatamente dare una risposta determinata. ‘Svalori’ che purtroppo si sono insediati nelle giovani generazioni e nello sport. Per questo – continua Verona – le istituzioni devono prendere fortemente in considerazione il tema della memoria, un tema che andrebbe affrontato con più attenzione anche nei programmi educativi scolastici. La Provincia di Lucca ha sempre portato avanti la sua campagna di sensibilizzazione e agirà in modo sempre più forte”.
“Il termine ‘razza’, a parte in luoghi di follia, non esiste – ha aggiunto il sindaco Alessandro Tambellini – Anche la scienza ci insegna che non esistono differenze razziali e non riesco a comprendere come si faccia a pensarlo ancora. Tutta la Provincia di Lucca è impegnata nel portare avanti il tema della memoria: i principi di civiltà che hanno creato la nostra Costituzione costituiscono il patrimonio di tutti, sono tempi in cui si sente maggiore pressione ed è proprio adesso che si ha la necessità di intervenire tutti insieme e con più forza. Il 26 gennaio il consiglio comunale sarà interamente dedicato alla giornata della memoria, anche questo un piccolo gesto per fare in modo che non si facciano mai più passi indetro”.
Ma vediamo il programma nel dettaglio: tra gli eventi più importanti sicuramente le due mostre che saranno allestite a Palazzo Ducale: la prima intitolata La razza nemica, la propaganda antisemita nazista e fascista (a cura della Fondazione Museo della Shoah di Roma), ci aiuta a comprendere come sia stato possibile che centinaia di migliaia di uomini comuni abbiano potuto partecipare attivamente alla persecuzione e all’uccisione della minoranza ebraica dell’intera Europa. La mostra esamina quale ruolo abbia avuto la propaganda antisemita nella Germania nazista e nell’Italia fascista. In quest’ottica la rassegna espositiva analizza a fondo le ragioni, le dinamiche, le forme, nonché i contenuti e i protagonisti di tale fenomeno.
La mostra sarà inaugurata giovedì (18 gennaio) alle 17 (Palazzo Ducale). Nell’occasione Marcello Pezzetti, uno dei massimi storici della Shoah, co-curatore della mostra nonché consulente storico di Roberto Benigni durante le riprese del film La vita è bella, presenterà la mostra e il pubblico avrà quindi la possibilità di visitarla con una guida d’eccezione.
Tra i tantissimi eventi in programma e i tanti nomi che hanno lasciato un’impronta importante nella storia non poteva certo mancare Egri Erbstein, il celebre allenatore della Lucchese che negli anni Trenta riuscì a portare la vecchia pantera tra i primi posti della serie A e che fu profondamente colpito dalle leggi razziali: nel 1938, quando l’Italia di Mussolini abbracciò la folle politica di Adolf Hitler, Erbstein si ritrovò a non poter più far frequentare una scuola pubblica alle figliolette.
L’allenatore, che nel dopoguerra prese poi le redine e la rivincita nel Grande Torino, verrà ricordato grazie a Fausto Garcea, docente Scuola dello Sport Coni e al saggista Marco Vignolo Gargini.
L’esposizione rimarrà allestita a Palazzo Ducale fino al 10 febbraio, poi sarà ospitata alla Fortezza di Mont’Alfonso (Castelnuovo di Garfagnana) dal 15 febbraio al 2 marzo e, successivamente, al Palazzo della Cultura di Cardoso (Stazzema) dal 9 al 18 marzo.
La seconda mostra si intitola Porrajmos, altre tracce sul sentiero per Auschwitz ed è stata realizzata in nuova versione da Istituto di Cultura Sinta, associazione Nevo Drom, associazione Sinti Italiani Prato. La mostra – in anteprima nazionale – ripercorre lo sterminio di rom e sinti, una pagina di storia sicuramente poco conosciuta. Questa mostra sarà inaugurata sabato (20 gennaio) alle 10 (per le scuole superiori) ed alle 16,30 (per tutta la cittadinanza) con la presenza del co-curatore Luca Bravi. Nell’occasione il tema del Porrajmos sarà trattato con la rievocazione di una significativa vicenda sportiva. La mostra resterà aperta a Palazzo Ducale fino al 10 febbraio e, successivamente, sarà ospitata a Borgo a Mozzano (dal 13 al 23 febbraio), Barga (dal 26 febbraio all’11 marzo) e Castiglione Garfagnana (dal 17 marzo all’8 aprile). Entrambe le mostre saranno visitabili, nel periodo della loro permanenza a palazzo Ducale, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19. Le scuole superiori possono richiedere (contattando la Scuola per la Pace) visite guidate, potendo contare su guide specializzate dell’Istituto storico della Resistenza. Per le scuole primarie e medie sarà invece possibile richiedere Laboratori della memoria, sempre curati dall’Istituto storico della Resistenza. Da segnalare poi che il 26 gennaio alle 15 a Palazzo Santini di Lucca si terrà un Consiglio comunale di Lucca e provinciale congiunto sul tema del Giorno della Memoria. A partire da questa tematica principale, altri filoni di memoria animeranno le iniziative lucchesi.
Tra questi, il già citato tema dello sport: per questo il 30 gennaio alle 21 al Cinema Astra e il 31 alle 10 al cinema Centrale (per le scuole), sarà proiettato il docufilm “L’allenatore errante”. La storia di Egri Erbstein sarà raccontata da testimoni (la figlia di Erbstein, Susanna Egri Erbstein), storici (Luciano Luciani ed Emmanuel Pesi), tifosi della Lucchese di Lucca United e dai ragazzi della scuola media di Camigliano. Sarà presente Susanna Egri, figlia di Erbstein. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Comune di Capannori e Cineforum Ezechiele.
In ricordo delle vittime della Shoah che iniziarono il loro ultimo viaggio dalla nostra provincia, a Bagni di Lucca si ricorderà, come tutti gli anni, la storia del Campo di concentramento per ebrei che funzionò presso l’ex Grande Albergo “Le Terme”, da cui partirono per Auschwitz 98 ebrei; sul sito, nell’occasione sarà inaugurata una targa. In ricordo di Luciana Pacifici, la più piccola tra quelle vittime (aveva solo 18 mesi – ndr), a Viareggio (il padre della bimba era un ebreo viareggino), le sarà intitolato il ponte pedonale sul canale Burlamacca.
A Camaiore il tema del razzismo sarà declinato, a cura di Anfass e Crea, con approfondimenti sul T4, il piano nazista di soppressione dei disabili, con una mostra e con l’intervento di Michael Von Cranach, psichiatra e scrittore tedesco che molto ha contribuito allo studio di quella vicenda.
A Lucca (Real Collegio) dal 17 febbraio al 4 marzo è in programma la mostra fotografica In the memory di Luca Romano, rassegna espositiva, che grazie alle suggestive immagini in bianco e nero, permette al visitatore di entrare virtualmente nella terribile atmosfera del campo di Auschiwitz.
E’ inoltre aperto, quest’anno, anche il capitolo della deportazione politica, nello spettacolo realizzato dal liceo artistico musicale Passaglia di Lucca (ispirato alla figura di Vera Salomon, attualmente presidente onoraria dell’Aned, l’associazione nazionale degli ex deportati politici) e nella iniziativa viareggina sui “triangoli rossi”.
Si segnala infine che domenica 11 marzo sarà organizzato un viaggio della memoria che ci porterà a visitare il campo di Fossoli, il Museo al Deportato di Carpi ed il Museo di Nonantola (Modena).
Il 10 febbraio – Giorno del ricordo – al Real Collegio di Lucca, luogo storico dove molti esuli vissero al loro arrivo nel capoluogo per diversi anni, è in programma alle 10 un Consiglio Comunale di Lucca e Provinciale congiunto, proprio per riflettere sul dramma dell’esodo fiumano, giuliano e dalmato e sulla più complessa questione del confine orientale italiano.
Ricordiamo che quest’anno il viaggio organizzato per gli studenti dalla Regione Toscana si svolgerà nei luoghi che narrano la vicenda novecentesca del confine orientale, dal 12 al 16 febbraio. Tra i cento partecipanti che su due pullman percorreranno l’itinerario del ricordo, ci saranno anche studenti lucchesi accompagnati dalle insegnanti che, nei mesi scorsi, hanno curato la loro preparazione con l’intervento di esperti dell’Istituto storico della Resistenza e di testimoni. Numerosissimi sono poi gli altri appuntamenti che i singoli Comuni della nostra provincia hanno voluto promuovere per rendere omaggio e conservare una memoria ed un ricordo che fanno parte della nostra storia e della nostra identità democratica.
Le iniziative del Museo della Liberazione. Per il giorno della memoria la biblioteca comunale di Lucca organizza due giorni di eventi: venerdì 26 nella mediateca della biblioteca verrà proiettato il film L’uomo che verrà di Giorgio Diritti (Italia, 2009) mentre sabato 27 alle 9,30 sempre nella mediateca sarà la volta del film francese Una volta nella vita di Marie Castille Mention Schaar (2016) a cura di Giuseppe Stefanelli.
Nel pomeriggio dalle 15 la biblioteca comunale Agorà – in collaborazione con l’associazione Volontari della Libertà Lucca e il museo della Liberazione – organizza un incontro con Vaifra “Lilli” Pesaro, classe 1938, nata a Marsiglia da genitori italiani, che dal 1943 al 1945 visse nascosta in una casa con altri undici parenti ebrei per sfuggire alle persecuzioni. Il padre, Canzio Pesaro, nato a Livorno, era un italiano di religione ebraica, ucciso ad Auschwitz pochi giorni prima della liberazione del campo, assassinato dalle Ss in fuga. La madre, arrestata dalla polizia e consegnata alle Ss a Genova, riuscì per una grave malattia ad evitare la deportazione in un campo di concentramento in Germania. Accompagnano Lilli Pesaro Sara Magnoli e Andrea Giannasi. Durante l’incontro verrà ricordata con una mostra di lavori realizzati con gli studenti conservati presso il Museo della Liberazione, Nuska Hoffman (Nusia Aliza), la testimone che per anni ha avuto incontri nelle scuole lucchesi e al Museo della Liberazione per ricordare la Shoah. Nuska con la famiglia venne catturata nel luglio 1942 e deportata nel campo di Gabersdorf-Trautenau. I genitori e la sorellina Ela furono sterminati ad Auschwitz.
Verranno esposti all’Agorà (con la collaborazione di Historica Lucense e Bruno Giannoni) oltre ai lavori realizzati negli anni con gli studenti anche i documenti e i riconoscimenti di Nuska Hoffman conservati presso il Museo della Liberazione. Nuska visse in Israele dal 1948 al 1992, quando, con il marito Gaio Sciloni, si trasferì a Lucca, dove è scomparsa il 13 maggio 2006. Alle 16 verrà intitolata al Museo della Liberazione una sala a Nusia Aliza Hoffman “Nuska” per non dimenticare le Leggi razziali del 1938 e lo sterminio del popolo ebraico e di tutti gli oppositori, i “diversi”, che furono cancellati dalla furia nazista e fascista.

In allegato il programma completo. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare la Provincia di Lucca – tel. 0583.417481 – email scuolapace@provincia.lucca.it