La lucchese Flavia Piccinni finalista al premio Benedetto Croce

Continua a far parlare di se il libro-inchiesta scritto da Flavia PiccinniBellissime – Baby Miss, giovani modelli e aspiranti lolite. Il libro, che aveva già originito due interrogazioni parlamentari e due emendamenti alla legge di stabilità, nonché di un disegno di legge presentato in Senato, è infatti finalista al prestigioso premio nazionale di cultura Benedetto Croce che ogni anno premia libri di narrativa, saggistica e letteratura giornalistica, insieme a nomi molto importanti del panorama letterario italiano come Paolo Mieli, Leonardo Palmisano, Ezio Mauro, Silvia Ronchey e Paolo Pagliaro.
Flavia Piccinni ha seguito decine di selezioni, sfilate e concorsi di bellezza. Attraverso un viaggio memorabile nell’infanzia di oggi, Bellissime racconta di baby miss e di madri, di sogni che a volte si trasformano in incubi, di ambizioni e di speranze, svelando come nascono i modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli possono produrre sulla nostra pelle e su quella dei più piccoli. Firmando un ritratto toccante e realistico, l’autrice accende una luce nel mondo delle bambine di oggi che molto avranno a che fare con quello che sarà l’Italia nei prossimi trenta, quaranta, cinquant’anni.
Flavia Piccinni, originaria di Taranto ma lucchese d’adozione, è una scrittrice e giornalista. Ha pubblicato i romanzi Lo sbaglio (Rizzoli) e Adesso tienimi (Fazi) e il saggio sulla ‘ndrangheta La malavita (Sperling&Kupfer). Ha vinto numerosi premi letterari (fra cui il Campiello Giovani) e radiofonici (l’ultimo è il Marco Rossi per l’impegno civile). È coordinatrice editoriale della casa editrice Atlantide. Collabora con diversi giornali, con Radio3 Rai e Rai 1. Il suo ultimo romanzo è Quel fiume è la notte (Fandango, 2016).