Lippi Francesconi, la storia del medico ucciso dai nazisti alla Fondazione Bml

L’incredibile storia di Guglielmo Lippi Francesconi, sarà al centro di un evento speciale, sabato (17 marzo) alle 17, nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Autore del primo manifesto del Carnevale di Viareggio e medico psichiatra a Maggiano, Lippi Francesconi fu ucciso dai nazisti per il suo rifiuto di applicare sui prigionieri gli strumenti più disumani della psichiatria. L’incontro è organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca insieme alla Fondazione Lucca Sviluppo, con il patrocinio del Comune di Viareggio e delle fondazioni: Mario Tobino, Robert F. Kennedy Human Rights Italia e Carnevale di Viareggio.
Quello di sabato sarà un evento speciale, che racconterà le vicende incredibili di questo medico e uomo con parole, immagine e musica a cura di Franco Anichini, Bianca Maria Sciré e Giuliano Olivi, con le voce narranti di Lidia Cerri e Antonio Melani, alla tastiera Pietro Castellari e Paola Pilloni e Antonio Melani alla voce.
Era l’estate del 1944 quando Guglielmo Lippi Francesconi (nato a Lucca nel 1898), primario dell’ospedale psichiatrico di Maggiano, medico psichiatra dai metodi innovativi per il suo tempo, capì con certezza di essere controllato da vicino dai fascisti e con la famiglia nel paesino di Vecoli sulle colline lucchesi. Come primario si distinse per la sua ferma opposizione all’uso della camicia di forza e per la volontà di ridare dignità ai malati ricoverati nella struttura. Dal 1942 ebbe posizioni sempre più contrastanti con le richieste del fascio di Lucca. Nell’estate del 1944 i rapporti si fecero sempre più tesi e sfociarono nella sua uccisione, nel settembre 1944, nell’Eccidio della Certosa di Farneta.
Nel 2000, durante un congresso di psichiatria italo-tedesca, il professor Michael Von Cranach ricordò Lippi Francesconi come “uno degli esempi più luminosi in Europa di opposizione all’uso della psichiatria come strumento di sopraffazione e di violazione della dignità della persona…”.
Ma Lippi Francesconi era anche un grande appassionato di arte: nel 1933 strinse un forte legame anche con il pittore Lorenzo Viani che curava a Nozzano per i continui attacchi d’asma. Il suo talento “esplose” anche in campo artistico: è infatti fu proprio Lippi Francesconi a vincere, nel 1925, il primo concorso per il manifesto del Carnevale di Viareggio. Oggi la sua tomba, assieme a quelle della moglie e del figlio Pier Luigi, è collocata a Vecoli, sulle colline che separano l’Oltreserchio dalla Valfreddana.