Cresce l’attesa per l’inedito di Luporini al teatro del Giglio

17 aprile 2018 | 13:50
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Cresce l’attesa per l’inedito di Luporini al teatro del Giglio

Lo Stallo, un’alternanza di canzoni e monologhi nella tradizione del Teatro canzone, è il nuovo spettacolo teatrale di Sandro Luporini, pittore e scrittore viareggino che è stato per oltre trent’anni coautore di Giorgio Gaber. La produzione, che gode del patrocinio del Comune di Viareggio e del Comune di Lucca, e fa parte del dialogo culturale ormai avviato tra le due città, giovedì (19 aprile) alle 21 andrà in scena in prima nazionale al teatro del Giglio; mercoledì (18 aprile) anteprima a Torre del Lago, al teatro Giacomo Puccini.

Lo Stallo è interpretato da David Riondino, che firma anche la regia, e dalla sorella Chiara Riondino, cantante dalla voce profonda, potente e straordinariamente espressiva. Con loro sul palco, il gruppo musicale dei Khorakhanè e il polistrumentista Luca Ravagni, già musicista per Giorgio Gaber. La produzione è di DeepSide Music e Mpl Communication. Le musiche sono di: Simone Baldini Tosi, Marco Canepa, Fabrizio Coveri, Giulio D’Agnello, Pier David Fanti, Fabrizio Federighi, Meme Lucarelli, Chiara Riondino, David Riondino, Matteo Scheda.
Lo Stallo, il cui titolo allude a quella particolare conclusione del gioco degli scacchi in cui «la partita non ha vincitori né vinti, è immobile, eternamente sospesa», è il racconto di un uomo che si sente incapace di un gesto qualsiasi che possa ridare un senso al mondo e alla vita.
David e Chiara Riondino, tra serie riflessioni e momenti comici, ci accompagnano in un viaggio nel nostro presente, nelle nostre nevrosi, negli aspetti più intimi della vita. La difficoltà di amare, la questione femminile, la mancanza di slanci vitali, la sessualità, la solitudine, la vecchiaia, il dilagare assurdo e irrazionale della violenza, la morte – sono tutti temi che Luporini, con il suo testo, ci costringe ad affrontare, con analisi spietate e l’intelligente leggerezza dell’ironia. E così, se all’inizio dello spettacolo ci si chiede se “il buio che vedo e che forse c’è/non è nel mio tempo ma è dentro di me”, alla fine si ammette che, seppure messi costantemente alla prova dalla complessità dell’esistenza, c’è ancora qualcosa che possiamo fare, qualcosa che dipende soltanto da noi.
È per dirci questo che, dopo quattordici anni di silenzio, Sandro Luporini, all’età di 87 anni, è tornato a scrivere per il teatro. Per raccontarci, con l’autoironia e la profondità che per oltre trent’anni hanno emozionato il pubblico italiano, di sé e di noi.
Biblietti in vendita online e alla biglietteria del teatro del Giglio. Prezzi: primi posti (platea e palchi centrali) intero 22 euro, ridotto 20 euro; secondi posti (galleria e palchi laterali) intero 15 euro, ridotto 10 euro e studenti 7 euro. Loggione 5 euro. Prezzo speciale per abbonati al Giglio 15 euro primi posti.