Lucca Libri, Sorrisi tra le pagine con Bartolini e Mercantini

19 novembre 2018 | 19:07
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Lucca Libri, Sorrisi tra le pagine con Bartolini e Mercantini

Continua venerdì (23 novembre), alle 18 alla Libreria Caffè letterario Lucca Libri la rassegna letteraria Sorrisi tra le pagine, incontri con gli scrittori lucchesi che, oltre al piacere della lettura, sanno far ritrovare anche quello di sorridere. Il secondo momento di questa manifestazione, promossa da Lucca Libri e dallo Studio Sgro, dedicata all’indimenticabile Giorgio Marchetti, umorista illustre e  scrittore satirico lieve, si apre venerdì con un intervento di Edoardo Marchetti, figlio di Giorgio, che leggerà alcune voci di quello straordinario laboratorio di divertimento intelligente rappresentato dal Novissimo Borzacchini, piccolo dizionario rapido di termini, allocuzioni ed espressioni livornesi e toscane a uso delle persone colte e dei pisani: un ricordo di quel formidabile scrittore “sorridente” che è stato Giorgio Marchetti.

A seguire gli autori e i libri di questa seconda tappa dealla rassegna: Sandro Bartolini e Fabrizio Mercantini.
Il primo, Sandro Bartolini, prosegue il “racconto del lavoro” intrapreso dieci anni or sono e tre romanzi fa: dalla giovinezza (Villaggio Mare Blu, 2007) da animatore in un villaggio turistico sulla costa tirrenica a sud di Livorno; poi impiegato in una grande azienda della chimica tra Firenze e il mare (Nacqui settimino, 2009); oggi, al suo terzo romanzo, Cento palazzi e un orto. Bartolini è un amministratore di condomìni a Lucca e dintorni per conto di una struttura, dietro la quale non è difficile cogliere i tratti delle più importante e articolata organizzazione sindacale presente nel Paese. Un po’ travet e un po’ sindacalista, Marcello è l’io narrante protagonista dalla prima all’ultima pagina: di qualche anno sopra i quaranta, in buona forma fisica e morale, si butta con ardore giovanile nella nuova avventura professionale. Le sue qualità? Serio e metodico, prudente e abile nel mediare, mostra di essere sempre capace di cogliere i tratti della comune umanità che lo legano ai suoi amministrati: toscani di antica data e nuovi italiani di recente immigrazione, vedove e pensionati, giovani coppie e individui dèracinés, spaesati e sradicati. Crescono così le realtà condominiali – i cento palazzi del titolo – governate da Marcello e dal suo piccolo staff insieme ai problemi e alle responsabilità di quel manipolo di coraggiosi, per altro non immune da contraddizioni interne, diversità di punti di vista e piccole gelosie professionali. Meno male che Marcello, una volta esauriti i propri doveri quotidiani, può tornarsene in una sua privatissima dimensione. Non a Lucca, però, ma a Pisa, nel suo appartamento da single ben posizionato nel centro storico della Città della Torre, dove dagli anni universitari mantiene e incrementa una significativa trama di relazioni parentali, amicali, di vicinato che danno calore e colore alla sua esistenza solitaria.
Il secondo autore di questo venerdì 23, Fabrizio Mercantini (Filosofia del poker, Guanda, 2005) sostiene che quel gioco di carte sia una splendida metafora della vita: la partita comincia e finisce e per l’intera durata del gioco si vince e si perde, si attacca e ci si difende, si è e si appare, cercando di vincere il più possibile. Come nella vita. Ma che genere di gioco è il poker e che tipo di uomo si lascia coinvolgere in un’avventura così particolare che può trasformare la vita in un inferno o in un paradiso?
Con un sorriso agli angoli della bocca, tutto toscano, Mercantini non ci guida soltanto a scoprire in che cosa consiste il poker e quali sono le sue regole d’oro. Attraverso il filtro delle carte ci spinge inesorabilmente a vedere, tolto ogni velo moraleggiante, qualcosa in più di chi siamo, al tavolo verde e fuori: degli ostinati, privi di brillantezza e di fantasia, o degli ottusi, che come certi generali non si arrendono mai? Dei vanitosi, concentrati nell’esibizione più che nel gioco, oppure dei pedanti, che devono sempre esprimere il proprio parere, di norma non richiesto? Dei riflessivi o dei frenetici, degli idealisti o dei lamentosi? Lo specchio è impietoso, ma Mercantini, che si definisce un giocatore pigro, ci concede qualche pausa, regalando divagazioni letterarie e cinematografiche, curiosando nelle corti del Settecento, e sui battelli che risalivano il Mississippi, o rievocando partite esemplari, come quelle che si giocavano alla Fanciulla del West, celebre bar di Lucca che conobbe i suoi fasti nei formidabili anni Sessanta. Letture di Sandra Tedeschi
. Interviste agli autori di Talitha Ciancarella e Luciano Luciani. Ingresso libero. Info 0583 469627.