‘Della morte e del morire’, allo Scompiglio si inaugurano 5 installazioni

24 aprile 2019 | 10:35
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‘Della morte e del morire’, allo Scompiglio si inaugurano 5 installazioni

Continua la programmazione Della morte e del morire con cinque appuntamenti che hanno al centro l’individualità in relazione alla morte. Sabato (27 aprile) l’associazione culturale dello Scompiglio, diretta dalla regista e artista Cecilia Bertoni, propone, negli spazi interni ed esterni della omonima tenuta di Vorno una giornata con cinque appuntamenti artistici. Dalle 11 fino alle 19,30 si inaugurano le diverse installazioni.

Sanctum, dell’artista olandese Levi van Veluw, ispirata al Tabernacolo, o tenda delle riunioni, antico luogo di culto che simboleggiava la presenza divina in mezzo a coloro che si erano radunati; Camera #5 di Cecilia Bertoni, in cui l’artista, partendo dalla scrittura del proprio testamento, indaga sulla morte e sulla sua necessità; I Cannibali, di Titta Cosetta Raccagni, che, riproducendo un ciclo di morte e vita in una vasca d’acquario, propone una riflessione su quale corpo abbia il diritto di esistere; Riderless Horse, video-installazione e performance dell’artista spagnolo Avelino Sala, che contesta la rappresentazione classica dell’eroe, raffigurato come un cavaliere in sella. Nella stessa giornata è in programma inoltre Autobiografia del rosso, esito della residenza di Sabrina Mezzaqui, sulla realizzazione di un’opera condivisa tra più persone. L’appuntamento di svolge nell’ambito della programmazione tematica Della morte e del morire, proposta dall’associazione culturale dello Scompiglio, che fino a dicembre prevede un fitto cartellone di mostre, performance, concerti, workshop, residenze, incontri e attività per bambini, incentrati sull’individualità in relazione alla morte e alle sue tre dimensioni: socio-politica, ideologica e celebrativa. La stagione comprende i vincitori di un bando internazionale rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento progetti accanto alle creazioni e alle produzioni della compagnia dello Scompiglio, a incontri, mostre e spettacoli ospiti.

Sanctum di Levi van Veluw a cura di Angel Moya Garcia è un’installazione sviluppata appositamente per la Tenuta dello Scompiglio, a testimonianza di una fittizia convinzione religiosa, coinvolge tutti i sensi del visitatore. L’artista ha basato la performance sul primo edificio religioso, il Tabernacolo formato da cortile , luogo sacro e santuario, sacri in gradazione ascendente. Come il Tabernacolo, l’opera di Levi van Veluw presenta simmetria e armonia per esprimere lo sforzo verso la perfezione divina e riflettere la santità attraverso le gradazioni accurate delle tre fasi. L’installazione sarà presente fino al 22 settembre.
Camera #5 di Cecilia Bertoni con il suono di Carl Beukman parte dalla percezione della morte come un attimo fra due processi opposti e interdipendenti, tra la vita terrena e quella nell’altrove. L’artista crea uno spazio, un percorso nel quale espone il proprio telo funerario, ricamato appoggiandosi poeticamente alla simbologia alchemica. Anche questa sarà presente fino al 22 settembre.
Autobiografia del rosso, di Sabrina Mezzaqui è l’esito di una residenza aperta al pubblico dal 15 al 27 aprile e visitabile fino al 12 maggio in cui un ridotto gruppo di persone è invitato a svolgere un’azione lentissima, quasi impercettibile, ogni giorno. Cercare la morte nelle parole dei poeti amati, chiedere aiuto a maestri di meditazione, terapeuti, guide spirituali per fronteggiare o affiancare la morte. E’ questo il progetto vincitore del bando.
I Cannibali, l’installazione di Titta Cosetta Raccagni e altro progetto vincitore, propone una riflessione sulla immagine-simbolo del migrante, che trova la morte in mare nel tentativo di cambiare vita, ma anche sulla condizione dell’intera umanità, in bilico tra il potersi riprodurre all’infinito attraverso le nuove tecnologie e il rischio di una prossima estinzione. 
Riderless Horse è invece una video-installazione e performance di Avelino Sala, in cui si mette in discussione l’idea di eroe e di leader rappresentata in tutta la statuaria classica da un uomo a cavallo. Il rovesciamento del potere, la discesa dal piedistallo, ci consegna il cavallo come unico testimone della memoria. Altro profetto vincitore del bando e disponibile fino al 22 settembre.