Al Franco Agostino festival vincono Majorana e gruppo Giamburrasca

23 maggio 2019 | 14:22
Share0
Al Franco Agostino festival vincono Majorana e gruppo Giamburrasca

Voto della giuria tecnica al gruppo Gianburrasca di Lucca, il liceo scientifico Majorana di Capannori e il liceo artistico Munari di Crema; quella popolare ha invece scelto l’associazione teatro Lumen di Paderno Dugnano. Sono questi i vincitori della sezione riservata alle scuole superiori della ventunesima edizione del Franco Agostino teatro festival, rassegna che dal 1999 promuove il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso la valorizzazione del ruolo pedagogico del teatro. Oggi gli studenti degli otto gruppi in gara si sono esibiti sul palco del teatro San Domenico di Crema, dove hanno presentato gli spettacoli originali realizzati al termine del percorso di educazione alla teatralità sviluppato durante l’annata scolastica. I gruppi premiati si esibiranno il prossimo anno al Piccolo teatro di Milano.

Gli spettacoli sono stati valutati dalla giuria popolare composta da oltre 300 coetanei delle scuole superiori del territorio cremasco e dalla commissione tecnica composta da Roberta Carpani ed Emanuela Groppelli (presidenti di giuria e rappresentanti del comitato scientifico Fatf), Franco Bonizzi e Marina Marazzi (comitato soci Coop Crema), Letizia Guerini Rocco (fondazione San Domenico Crema), Emanuela Nichetti (assessore alla cultura del Comune di Crema), Ester Fuoco (università di Genova e università Cattolica di Milano) e Gennaro Ponticelli (Operatore teatrale). Noi e la bestia è il titolo dello spettacolo del Gruppo Gianburrasca di Lucca, per la regia di Miriam Jacopi, e che verrà messo in scena il prossimo 30 maggio al teatro del Giglio. Il percorso teatrale è collegato alla lettura del libro Il signore delle mosche di Golding. Gli obiettivi del progetto sono l’accettazione del sé, star bene con se stessi per stare meglio con gli altri, riconoscere i propri limiti e le proprie fragilità come bellezza. Quanto abbiamo bisogno degli altri? Per rispondere alla domanda sono stati indagati l’importanza di temi come la paura e libertà, il concetto di legge e dell’individualismo nella collettività. Attraverso la scrittura creativa e il lavoro sulle emozioni tra corpo e parola è nato il copione, completamente scritto dai ragazzi, tutti protagonisti perché non esistono personaggi. I giurati hanno elogiato l’essenzialità e la semplicità che hanno valorizzato il lavoro corale e l’intensità espressiva: “Il gruppo è sembrato autentico e pienamente presente nella sua autonomia e capacità dei ragazzi di essere autori di se stessi”. Venuti al mondo del liceo scientifico Majorana di Capannori nasce dall’impegno, dalla voglia di mettersi in gioco dei ragazzi e si crea dalla loro voce, dai loro pensieri, dalla loro necessità di esprimersi. Immaginate di svegliarvi una mattina in compagnia della vostra ombra, che è stufa di stare in ombra e ha pretese di apparire in luce; con voi o senza di voi. Un viaggio introspettivo dentro due polarità umane che fingono di non conoscersi e si negano un incontro autentico. “Il gruppo – si legge nella valutazione della giuria tecnica – numeroso e affiatato ha presentato un lavoro fisco molto poetico, formulato su un ritmo efficace. La prova scenica è arricchita da testi vivaci sul tema dell’identità e si presenta autentica e intensa”.