Premio Bancarella sport, presentati i sei libri finalisti






Oggi (27 giugno) nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino il prestigioso premio nazionale Bancarella sport ha vissuto, come ormai consuetudine, la sua giornata tutta lucchese, con la presentazione dei sei libri finalisti, alla presenza degli autori, grandi personaggi del mondo dello sport, del giornalismo italiano e della ricerca universitaria.
Lucca ha quindi ospitato per il nono anno consecutivo – per iniziativa della Fondazione Città del Libro, del Panathlon international e del Panathlon club di Lucca – questa straordinaria anteprima del premio ideato nel 1964, tra i cui fondatori c’era anche la sezione lucchese del Panathlon club. Il vincitore assoluto del premio Bancarella sport verrà poi proclamato in piazza della Repubblica a Pontremoli sabato 20 luglio. Hanno aperto la giornata gli interventi del presidente del Panathlon di Lucca Arturo Guidi, del consigliere e ‘anima’ del premio Giuseppe Benelli. Dopo i saluti delle autorità lucchesi e dei rappresentanti regionali del Panathlon, il giornalista Sirio Del Grande ha intervistato gli autori dei libri. Il pubblico presente ha potuto così apprezzare l’appassionato racconto degli scrittori e l’elevato livello, frutto di ponderate ricerche, delle 6 opere che il 20 luglio concorreranno a Pontremoli per l’ambito premio.
La manifestazione si è conclusa nella ‘Cannoniera’ sotterranea al baluardo San Regolo delle Mura, dove gli autori dei sei testi hanno ricevuto dal Panathlon Club di Lucca un riconoscimento ed un ricordo della città. Il Bancarella, nato per volontà dei librai di Pontremoli nel 1952, rimane ad oggi l’unico premio nazionale che favorisce davvero la diffusione in libreria di queste opere. Lo scopo del Bancarella Sport è, infatti, quello di avvicinare il grande pubblico appassionato di sport, che di solito si limita a leggere solo i grandi quotidiani, alla letteratura sportiva, per diffondere sempre più il piacere della lettura.
Questi i 6 libri presentati oggi: 4810. Il Monte Bianco. Le sue storie, i suoi segreti. Scritto da Paolo Paci, edito da Corbaccio. Un viaggio affascinante tra alpinismo, turismo, cultura e letteratura sul Re delle Alpi. Percorrendo il Tour du Mont Blanc, Paolo Paci rivive la storia della montagna in chiave contemporanea, raccogliendo vecchi e nuovi racconti sui tre versanti (italiano, francese, svizzero) del massiccio. Salendo le sue cime e scendendo nelle sue profondità, in cerca di indizi che ci dicano quale sarà il futuro del Monte Bianco. Un lungo viaggio nella memoria remota, nella natura-spettacolo, nell’arte e nel pensiero. Un’esperienza tutta umana in compagnia di esploratori come De Saussure e Whymper, alpinisti celebri come Bonatti, Desmaison, Destivelle, sciatori e guide alpine, pastori e agricoltori, poeti e scienziati. Uomini e donne che nei secoli hanno saputo trasformare uno dei luoghi più inospitali del Vecchio Continente in una straordinaria opportunità di vita.
Asfalto. Scritto da Andrea Dovizioso, edito da Mondadori (per impegni sportivi non è potuto essere presente Dovizioso, ha parlato del libro Alberto Gelsumini, per l’editore). Dovizioso si sentiva una sorta di ‘uomo invisibile’. Non vinceva, ma non perdeva clamorosamente: era lì, in una specie di limbo e così lo si confondeva, tipo quelli che a una festa sfumano nella tappezzeria. Adesso il “Dovi” dice che è normale e che in un certo senso sta nelle regole del gioco. Ma per tanto tempo si era sentito incompreso. Ci sono voluti anni per capire che per uno come lui la via per scendere a patti con un sistema che non ti riconosce è solo una: restare quello che sei, avere una faccia sola, sfuggire alla trasparenza restando trasparente. “Come si può diventare da grigio asfalto a rosso fuoco senza neanche un trucco e un parrucco?”. Questo è un libro particolare, perché Andrea Dovizioso è un pilota, e soprattutto un uomo, non comune. Eccezionale nella sua normalità. Parla della rivincita di tutti gli incompresi e di un modo nuovo di essere vincenti.
Eraldo Pizzo. Caimani come me. Il mito Pro Recco. Scritto da Claudio Mangini, edito da Sagep Editori (presenti sia Mangini che Pizzo). Claudio Mangini con Eraldo Pizzo ha voluto raccontare il mito della Pro Recco, la squadra di pallanuoto più titolata al mondo. E’ un racconto puntuale, giornalistico ma anche fatto col cuore. Ci sono anche le interviste a coloro che hanno intrecciato la loro vita sportiva con la Pro Recco e poi i grandi amici e gli avversari della Pro Recco. In questo libro c’è tanto del Caimano Pizzo, ma soprattutto c’è la grande Pro Recco, quella che vince ma che emoziona anche quando perde. Ci sono i grandi giocatori del passato e quelli più recenti. Chi ama la pallanuoto troverà una sorta di enciclopedia della Pro Recco e della nazionale, il famoso “settebello”. Chi ama lo sport in generale troverà tutti i motivi per amarlo ancora di più. Perché, come scrive Zoff nella sua prefazione, “penso che leggere una storia come quella di questo mio amico lontano ma stimato possa fare bene a chi vuole comprendere il senso dello sport”.
Demoni. Scritto da Alessandro Alciato, edito da Vallardi. Questo libro dà voce, una voce intima e profonda, ai protagonisti del calcio, offrendo un’immagine inedita di un mondo di cui conosciamo quasi soltanto i successi, le glorie, le emozioni collettive. Demoni riesce a far luce sui ‘fantasmi’, sui momenti bui che 13 celebri calciatori, allenatori e dirigenti hanno dovuto sconfiggere: l’ucraino Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004, racconta la sua fuga da Chernobyl; Gigi Buffon, da molti considerato il più grande portiere di sempre, la sua depressione; il burbero allenatore Siniša Mihajlović la guerra dei Balcani; il centrocampista Marco Verratti il terremoto dell’Aquila; il giocatore senegalese Mamadou Coulibaly il suo drammatico viaggio in barcone per raggiungere l’Europa. E poi ci sono i demoni sconfitti da Balotelli, Cassano, Ibrahimović, Kaladze, Pisacane, Quagliarella, Romero e Sacchi.
Il caso Fiorenzo Magni. L’uomo e il campione nell’Italia divisa. Scritto da Walter Bernardi, edito da Ediciclo Editore. Il ‘caso’ Fiorenzo Magni non riguarda soltanto la vicenda giudiziaria, sportiva e umana del campione ciclistico di Vaiano. Magni, vincitore di tre Giri d’Italia, di tre Giri delle Fiandre e di innumerevoli altre gare di linea, sempre indicato come “il terzo uomo” del ciclismo italiano dietro Bartali e Coppi, non ha mai goduto dell’apprezzamento che meritava per colpa delle sue vicende extra-sportive. Su di lui è sempre pesata l’accusa di essere stato fascista militante, di aver servito per la Repubblica Sociale Italiana e di aver ucciso Lanciotto Ballerini, il capo partigiano ucciso durante la battaglia di Valibona del 3 gennaio del 1944. Nel processo cui fu sottoposto il 30 gennaio 1947, fu condannato per il reato di collaborazionismo (e poi amnistiato dal Guardasigilli Togliatti) e assolto per l’uccisione del Ballerini “per non aver commesso i fatti”. Il libro di Bernardi, attraverso la figura di Magni, racconta la storia di un periodo assai complesso della storia di Prato e delle sue vicende politiche e sociali.
Radiogol. Scritto da Riccardo Cucchi, edito da Il Saggiatore. La voce di Riccardo Cucchi è stata il cuore di ogni domenica per circa trent’anni. Dalla sua postazione appartata, isolata in mezzo alla folla formicolante sulle tribune, ha riempito i nostri pomeriggi di emozioni narrando da testimone diretto decine di campionati, centinaia di partite, migliaia di minuti di calcio. In una notte d’estate ha gridato per quattro volte ‘Campioni del mondo’, ed è iniziata la festa di tutti, da Berlino alle piazze di paesi e città dell’Italia intera. Attraverso il suo microfono ha accompagnato vittorie impossibili da dimenticare: i successi del Milan di Sacchi, la Champions League dell’Inter, lo scudetto travolgente della Roma, quello del riscatto della Juve nel 2012. Il segreto della sua voce è un paradosso: l’equilibrio perfetto tra passione ed eleganza, entusiasmo e riservatezza. Radiogol è un memoir in cui scorrono trentacinque anni di calcio perduto e ritrovato e un autentico atto d’amore per la radio ed i suoi protagonisti.