Lucca nel promo Netflix: sui social esplodono i like

I Dalì arrivano a Lucca. Si mettano in fila, dal 30 ottobre al 3 novembre, i fan de La casa di carta: è tempo di nuova adrenalina, in attesa della quarta stagione. Ad annunciarlo ufficialmente sui propri canali social è Netflix stessa, con un promo che strizza l’occhio all’ambientazione toscana dei ricorrenti flashback della terza stagione. Tanto da ribattezzare scherzosamente la serie La hasa di harta – e anche la gorgia è servita.
Si ricorderà che Berlino (Andrés) e il Professore (Sergio), prima di perfezionare il colpo alla zecca di Madrid, si incontrano in piazza del Duomo a Firenze. Un abbraccio, qualche battuta, e poi via, verso un monastero sperduto tra le colline… oppure no. Ricalcolo percorso. Ed ecco arrivare tutta la banda a Lucca, al padiglione interattivo di piazza Anfiteatro. Una veduta dall’alto della città murata, con focus su piazza San Michele, da ieri (15 ottobre) sta facendo incetta di cuoricini su Instagram e di reazioni su Facebook: oltre 4600. Netflix stesso, in un commento al video, evidenzia: “Nel caso foste ancora indecisi sul cosplay, per entrare nella banda bastano una maschera e una tuta rossa”. Così sui social l’hashtag ufficiale della serie, #Lcdp3, ha incontrato quello della grande festa lucchese, #Luccacg19. Un binomio che è un ulteriore e fortunato biglietto da visita per la città.
Due anni fa a Lucca Comics & Games direttamente da Netflix è arrivato Stranger Things; l’anno scorso è stata la volta di Narcos. A coinvolgere il pubblico di appassionati una squadra di attori di Lucca – molti del vivaio della compagnia Teatro Giovani – che, verosimilmente, a questo giro vestiranno i panni dei rapinatori più famosi del momento, quelli con i nomi di città. Rio, Tokyo, Nairobi, Mosca, Denver, Helsinki, Oslo, Berlino, Stoccolma, Lisbona, Palermo, Marsiglia, Bogotà. Capitanati, tutti, dal Professore. E chissà che tra loro non voglia mescolarsi anche qualche attore della serie stessa – stando a qualche indiscrezione, potrebbero esserci delle sorprese. Essere loro ostaggi, per i visitatori, sarà un vero onore: perché loro non sono solo ladri, loro sono partigiani, loro “sono la Resistenza”. E c’è da scommettere che non mancheranno di intonare la canzone che, nella storia, più volte torna a motivare e unire la squadra: l’italianissima Bella ciao.