Puccini, alla Scala si presenta secondo volume delle lettere

La Scala di Milano aprirà la propria stagione con Tosca di Giacomo Puccini diretta dal maestro Riccardo Cahilly. Un’occasione unica per il Centro studi Giacomo Puccini e per la Fondazione Giacomo Puccini di partecipare agli eventi organizzati intorno alla grande e attesa prima di Sant’Ambrogio. Si inizia domani (15 novembre) con la presentazione al museo teatrale alla Scala del secondo volume dell’epistolario di Giacomo Puccini, che comprende il periodo 1897 – 1901, curato di Gabriella Biagi Ravenni e Dieter Schickling per l’edizione nazionale delle opere di Giacomo Puccini per i tipi dell’editore Olschki.
Si prosegue sabato (16 novembre) con la partecipazione della stessa Gabriella Biagi Ravenni e di altri studiosi del Centro studi al convegno organizzato nel ridotto dei palchi intitolato ad Arturo Toscanini dal titolo Tosca, prima donna all’opera, al quale parteciperà il maestro Chailly. L’intervento della presidente Gabriella Biagi Ravenni verterà sulla redazione del libretto di Tosca. Dallo stesso giorno e fino al 12 gennaio grazie alla collaborazione tra la Fondazione Giacomo Puccini, il museo teatrale alla Scala di Milano e all’archivio storico Ricordi sarà possibile ammirare al Museo milanese proprio la copia del libretto di lavoro di Tosca esposta al museo casa natale di Lucca. L’importanza di questa copia consiste nel fatto che, tra le esistenti, si tratta di quella su cui Giacomo Puccini lavorò con maggiore intensità. Le grafie di Giuseppe Giacosa, Luigi Illica, Giulio Ricordi e di Giacomo Puccini si avvicendano in annotazioni, correzioni, chiose, schizzi musicali e piante sceniche, che consentono di ricostruire la lunga e complessa creazione dell’Opera. La genesi di Tosca si manifesta quindi nella sua articolata ricchezza di spunti abbandonati, ripresi, modificati, lasciati o di nuovo recuperati ed esprime i dubbi, le incertezze, le insicurezze e le progressive convinzioni degli autori e di Giacomo Puccini in particolare: un vero e proprio laboratorio creativo denso ed inquieto. Il libretto è aperto alla pagina in cui è possibile vedere l’abbozzo musicale di E lucevan le stelle, una delle arie più amate dell’intera tradizione lirica. Accompagnerà l’esposizione l’applicativo interattivo realizzato dall’Archivio Storico Ricordi e dal Lim Laboratorio di informatica musicale dell’Università degli Studi di Milano che consente di ascoltare l’interpretazione di Maria Callas dell’aria Vissi d’arte, seguendone le note sulle carte della partitura autografa di Tosca, conservata all’Archivio Storico Ricordi o le parole sul libretto della Fondazione Giacomo Puccini. Nell’applicativo è inoltre possibile sfogliare la riproduzione digitale dell’intero libretto autografo.