Puccini Chamber Opera Festival, torna la manifestazione in musica dell’associazione Cluster

Il primo appuntamento sarà trasmesso in diretta streaming sabato (8 maggio) alle 17 dal teatro di San Girolamo
Inizia sabato (8 maggio) il Puccini Chamber Opera Festival, con uno spettacolo trasmesso in streaming sulla piattaforma dell’Ema Vinci Records. Questa modalità è stata già utilizzata l’anno scorso, per ovviare ai problemi dovuti alla pandemia, e ha riscontrato un grande successo, con anche 5000 persone connesse all’evento.
Il festival, che dopo i primi due spettacoli si svolgerà in presenza, si divide in due parti, una dedicata all’opera e l’altra dedicata agli incontri. Sono cinque gli appuntamenti in cui verranno messe in scena le opere: opera psyco, opera erotica, opera racconto, opera mito e opera sacra. Ogni concerto, dunque, sarà legato ad un tema, sviluppato in tre piccole opere. IlPuccini Chamber Opera Festival è organizzato dalla associazione Cluster in collaborazione col Teatro del Giglio e con la direzione artistica di Girolamo Deraco.
La presentazione è avvenuta in diretta streaming con la partecipazione del direttivo Cluster (Francesco Cipriano, Renzo Cresti, Girolamo Deraco), dell’assessore Stefano Ragghianti, della dirigente del provveditorato agli studi Donatella Bonriposi, di Maria Alberti della Fondazione Zeffirelli, del regista Massimo Luconi e di Marco Cardone della Ema Vinci Records. Tutti hanno espresso il grande piacere nel constatare la volontà di far ripartire la cultura e in special modo la musica, composta in prevalenza da giovani artisti.
Presenta il festival Francesco Cipriano, presidente dell’associazione Cluster: “Il festival è il collegamento con un corso dedicato all’opera contemporanea che facciamo ogni anno, al quale vengono invitati otto tra registi, scenografi, librettisti, compositori giovani da tutto il mondo. Negli anni passati – continua Cipriano – abbiamo avuto ragazzi dall’Australia, dal Paraguay e dalla Russia. Durante il corso vengono sviluppate dagli allievi le opere, insieme ai maestri del corso, e in seguito tornano in patria per lavorarci sopra e per prepararle per la messa in scena, che avviene l’anno successivo al teatro di San Girolamo”
A presentare il programma il direttore artistico del festival Girolamo Deraco, che aggiunge: “Sono orgoglioso del programma di quest’anno, non è facile realizzare 12 prime assolute. Abbiamo molti under 35 che varcano il palcoscenico per la prima volta e provano a fare un’esperienza che li aiuterà a maturare in tutti i sensi. Questo è un festival che parte dall’educazione e che vuole insegnare ai ragazzi a tornare a teatro”.
Soddisfatto dell’iniziativa anche l’assessore Stefano Ragghianti: “Solleva il morale vedere ripartire la cultura, la musica e la città nel suo complesso. La caratteristica importante di questo festival è la sua originalità, come anche il collegamento che in poco tempo si è creato con il tessuto cittadino e il centro storico. Questo periodo di fatica e di sacrificio fa sentire più forte il bisogno che abbiamo tutti noi di tornare a teatro e sentire l’opera, perché la pandemia ci ha fatto cambiare alcune nostre abitudini, soprattutto grazie all’uso della tecnologia, ma è chiaro che l’opera e la musica possono essere solo dal vivo”.
La parte degli incontri, invece, è curata dal professor Renzo Cresti: “È importante avere in questi incontri maestri come Giorgio Battistelli e Mauro Montalbetti, non solo perché è un momento importante per chiunque ami la musica, ma soprattutto per i giovani che si possono confrontare con maestri già affermati. Il primo incontro sarà con Gaetano Giani Luporini, un personaggio storico per la musica lucchese”.
Rilevante è il tema dei giovani e del rapporto maestro-allievo, infatti il festival ha il patrocinio del Miur. Interviene la dirigente del provveditorato agli studi di Lucca, Donatella Buonriposi: “Noi abbiamo dato molto volentieri il nostro patrocinio. L’elemento importante da sottolineare di questo evento è la sperimentazione dell’opera contemporanea, tema che in una città come Lucca, che vive molto della sua tradizione, rimane spesso secondario. Mi piacerebbe che il progetto del festival possa avere un riscontro pratico anche sul lavoro quotidiano, con i nostri ragazzi, in particolare riguardo all’aspetto della composizione, che rimane un po’ più oscuro a tutti noi”.
A proposito di giovani, c’è una collaborazione tra la fondazione Zeffirelli e il festival, spiegata dal regista Massimo Luconi: “Collaboro da molti anni con la fondazione Zeffirelli nei percorsi di formazione di regia, sia lirica che di prosa. L’obiettivo della fondazione è quello di diventare un’officina creativa intorno ai vari percorsi di formazione. Mi sembra molto interessante il rapporto tra la fondazione Zeffirelli e il festival, perché non è solo teorico, ma proprio pratico. Infatti alcuni ragazzi che faranno il corso di regia con me potranno frequentare il festival e potrebbero anche diventare i futuri registi di alcune opere dell’evento”
Dello stesso pensiero Maria Alberti, sempre della fondazione Zeffirelli: “È un’occasione straordinaria poter formare giovani artisti, i quali possono vedere realizzate le loro competenze sul palcoscenico del festival. Tutto ciò non è finalizzato solo nell’interesse di chi la vive in prima persona, ma ha anche una funzione culturale importante, perché se non si rinnova l’opera, con tutta la sua importante traduzione, rischia di diventare un pezzo da museo, un qualcosa che non arriva alle nuove generazioni”.
Il festival nel dettaglio
Il Festival è dedicato alle opere dei nostri giorni, programmato nella primavera del 2020 e rinviato a causa del Covid19. In realtà le limitazioni sanitarie obbligano a iniziare solo in diretta streaming per quanto riguarda gli spettacoli dell’8 e 15 maggio. Questo grazie alla disponibilità della Ema Vinci Records che manderà in onda sul proprio canale You Tube e Facebook la diretta di questi eventi che hanno i seguenti titoli: Opera Psico (8 maggio) e Opera Racconto (15 maggio). Tutti con esecuzioni di composizioni in prima assoluta. Nello specifico saranno eseguite nel primo pomeriggio Walter ego di Horacio Viñales Méndez, Cibertstain di Jaime Martínez e Anna O Bertha di Stefano Chelotti.
Nel secondo pomeriggio ci sarà l’esecuzione del Vicolo della Felicità di Francesco Cipriano, Èmilie & Voltaire di Nicholas Gentile e Redención di Johanny Navarro. Il 28 maggio, in collaborazione con la Scuola di Musica Sinfonia si terrà alle 18, nell’auditorium della scuola, il primo degli Incontri col Maestro coordinati da Renzo Cresti. In questo caso con Gaetano Giani Luporini in occasione del suo 85esimo compleanno.
A giugno il festival ritornerà nella sua location originale e cioè il teatro di San Girolamo. Esattamente il 12 e 19 (sempre alle 17). Titoli dei due pomeriggi sono: Opera Erotica e Opera Mito. Il 12 saranno eseguite le opere Amor Semper Triumphat di Diego Sánchez Haase, Tongue and Groove di James Ogburn e Eight Songs for a Drag Queen di Girolamo Deraco. Lo spettacolo del 19 vedrà l’esecuzione delle opere The Fake’s Disgress di Antonio Ferdinando Di Stefano, “. –” di Eduardo Vella e Melpomene di Andrea Ottani.
Il 26 di giugno trasferimento del Festival nell’Auditorium della Fondazione Bml dove alle 17 si tiene il secondo appuntamento degli Incontri col Maestro, con Giorgio Battistelli, direttore artistico del Festival Pucciniano di Torre del lago. Sabato 3 luglio, alle 17 incontro con Mauro Montalbetti, direttore artistico del Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano. Chiude gli Incontri col Maestro sabato 17 luglio Antonio Bellandi che alle 17 presenta il libro Il teatro musicale di Michele Dell’Ongaro.
Il Festival si concluderà sabato 31 luglio alle 21 nell’Auditorium del Suffragio con lo spettacolo dal titolo Opera Sacra e la rappresentazione delle opere La Santa Panciera di Andrea Gerratana, l’Omaggio a Puccini del duo pianistico Datteri-Lencioni, che presenteranno il loro recente cd con musiche di compositori Cluster e lo Stabat Mater di Girolamo Deraco. L’evento è realizzato in collaborazione con Lucca Classica Music Festival.Il costo dell’ingresso è di 5 euro.
Alla fine del Festival sarà assegnato al migliore interprete femminile e maschile un premio dedicato alla memoria di Luigi Roni, il famoso baritono lucchese recentemente scomparso. La scelta avverrà tra i cantanti solisti che interpreteranno le opere in prima assoluta: Alejandra Meza (soprano), Monica Marziota (soprano), Maria Elena Romanazzi (soprano), Lorenzo Martinuzzi (baritono), Alessandro Martinello (baritono), David Whitwell (controtenore e trombone).