Alla Fondazione Tobino le ‘affrescografie’ del fotografo Sergio Fortuna

7 aprile 2022 | 14:28
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Alla Fondazione Tobino le ‘affrescografie’ del fotografo Sergio Fortuna

Domenica (10 aprile) alle 16,30 alla chiesa di Santa Maria di Fregionaia la donazione dell’artista dell’opera sul ‘Cantico delle creature’

Domenica (10 aprile) alle 16,30 alla chiesa di Santa Maria di Fregionaia, all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, l’artista Sergio Fortuna donerà alla Fondazione Tobino, per la chiesa dell’ex ospedale, le affrescografie del suo Cantico delle Creature. Presentazione di Lorenzo Pacini con accompagnamento musicale di Andrea Antongiovanni. Interviene Isabella Tobino, presidente della Fondazione Mario Tobino.

Sergio Fortuna affrescografie Cantico delle CreatureSergio Fortuna affrescografie Cantico delle Creature

“Era da tanti anni che volevo – dice Fortuna – come fotografo, fare qualcosa su Francesco d ‘Assisi e sul suo Cantico delle Creature, ma non riuscivo mai a decidermi su cosa fare e, soprattutto, come farlo, era già stato fatto tanto, se non tutto, addirittura portato in musica da Angelo Branduardi, tra l’altro in modo meraviglioso. Oggi, avendo trovato un modo diverso di creare immagini, ho finalmente risolto il problema del come farlo, usando la mia tecnica (fotografica) dell’affresco che qualcuno ha denominato affrescografie che, detto in breve, non è altro che un collage di immagini su vari livelli opportunamente trattati e che, ad una mia mostra di opere realizzate con la stessa tecnica una signora americana, tra l’altro fotografa, mi disse: con mio marito abbiamo girato il mondo, ma non abbiamo mai visto qualcosa di simile.  Ora so come e cosa fare, mi sono detto, pensando appunto al Cantico”.

“Non so di preciso da cosa è nata questa mia voglia di lavorare sui versi di Francesco – conclude – di cui fra l’altro, sono sempre stato convinto sia la cosa più bella mai stata scritta nell’arco dei tempi, forse le mie origini, sono nato in Umbria anch’io, comunque non saprei rispondere ad una domanda del genere… Io sono un pigro, non amo molto viaggiare, preferisco farlo con la mente, ma ad Assisi, Gubbio e La Verna ci sono stato ed in ognuno di questi posti ho sentito forte il bisogno di lavorare su quel testo. Quel testo che da anni sta incorniciato in camera mia sopra il comodino e che ogni tanto mi va di rileggere”.