Al via la terza edizione di Giungla: all’Orto Botanico tanti eventi con protagonista la luna
Dal 23 al 26 giugno performance, laboratori, ma anche mostre, proiezioni, incontri con artisti e studiosi, attività per i più piccoli ed esplorazioni notturne
Performance, laboratori, ma anche mostre, proiezioni, incontri con artisti e studiosi, attività per i più piccoli ed esplorazioni notturne. Dal 23 al 26 giugno al via la terza edizione di Giungla, la rassegna di arte contemporanea dedicata all’incontro e al confronto tra uomo, natura e tecnologia che quest’anno sarà dedicata alla regina della notte: la luna.
L’evento, che si terrà a Lucca negli spazi dell’orto botanico e in altri luoghi della città a cura di Sofa Aps, è stato presentato questa mattina (16 giugno) dalla curatrice Irene Panzani, da Irem Tok, artista partecipante al festival, da William Nauti del Comune di Lucca, da Elisa Mencarini della Biennale di Çanakkale e da alcuni performer di Manifesto Brutal. Presente anche Raffaele Domenici, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio.
Quattro giornate che vedranno anche una mostra collettiva (che si aprirà proprio il 23 giugno alla serra dell’orto botanico) nata per sondare gli infiniti universi contenuti all’interno della nostra realtà quotidiana. La mostra vedrà in dialogo tre giovani promesse del panorama contemporaneo: la videoartist parigina Ariane Michel, protagonista in questi giorni a Venezia, il pluripremiato video maker francese Bertrand Dezoteux, presente ad Artissima 2021 con un progetto monografico e regolarmente esposto al Centre Pompidou, e l’artista turca Irem Tok, presente questa mattina, con un’opera site specific creata appositamente per il festival.
Tra i protagonisti dell’evento la video artist parigina Ariane Michel, ospite in questi giorni a Venezia, il pluripremiato video maker francese Bertrand Dezoteux, presente ad Artissima 2021 con un progetto monografico e regolarmente esposto al Centre Pompidou,l’artista turca Irem Tok, che sarà a Giungla con un’opera creata appositamente per il festival, e l’astronoma, astrofisica e divulgatrice francese Fatoumata Kébé, nota non solo per i suoi traguardi scientifici, ma anche per la lotta contro le disuguaglianze con l’associazione Éphémérides, che organizza incontri per giovani senza possibilità di interessarsi alla scienza, e per l’impegnoverso una maggior partecipazione delle donne nel campo dell’astronomia con Femmes et Sciences e Women in Aerospace.
E ancora: presente anche il gruppo di Manifesto Brutal, il collettivo composto dai performer Giorgia Frisardi, Mattia Pellegrini, Jesal Kapadia, Marco Fellini, Corrado Chiatti, Eleonora Biagetti, Edoardo Pellegrini, che ha debuttato nel 2019 al Museo Macro Asilo di Roma passando poi in altre forme per il Museo delle Periferie, la Biennale di Yerevan; la compagnia teatralenontantoprecisi, nata in seno all’ex Ospedale Psichiatrico di Roma Santa Maria della Pietà; l’etnobotanica estone-ucrainaRenata Sõukand, professoressa associata di Botanica all’università Ca’ Foscari di Venezia, e Andrea Pieroni, professore ordinario di Botanica Applicata all’università di scienze gastronomiche di Pollenzo, promossa da Slow Food; la biologa ambientale Arianna Chines, l’educatrice ambientale Angela Giannotti e il veterinario Riccardo Gherardi.
Come detto, il tema clou di quest’anno sarà la luna: un omaggio a chi ha viaggiato tra la terra e il suo satellite ma anche un’ode al fascino dell’infinitamente grande che nasconde un infinitamente piccolo, dei cicli e dei mutamenti, e di tutte le creature notturne che nel tempo sono state considerate bizzarre o anomale – non solo streghe, lunatici, esseri magici, ma anche studiosi, mistici, visionari incompresi al proprio tempo ma consacrati dalla storia – con l’idea che possa essere proprio il popolo lunare a suggerire alla scienza nuovi strumenti di ricerca e alle persone nuove forme di vita e relazione, lontane dall’alienazione e dalla frenesia odierne.
Annunciata questa mattina anche un’ottima notizia:Giungla a ottobre andrà infatti in Turchia, Nazione con la quale collabora da anni. Alla Biennale sarà presentata l’opera di Irem Tok e della viareggina Tatiana Villani.
“Oltre al sogno di volare, l’umanità da secoli immagina di andare sulla Luna – ha spiegato Irene Panzani, organizzatrice del festival – Per il paladino Astolfo, nell’Orlando Furioso, era il modo per rinvenire il senno perduto di Orlando; per gli americani e i russi del secolo scorso significava spostare in cielo la Guerra Fredda; per Elon Musk e altri imprenditori multimilionari è un business. Le lunatiche e le streghe sono state rinchiuse o bruciate per secoli, in una divisione manichea, che troppo spesso sembra l’unica possibile, tra ‘buio’, il male, e ‘luce’, il bene. Ma chissà che non debba essere proprio il popolo della luna e della notte a suggerire, nel sogno, nuovi strumenti di ricerca alla scienza e a noi nuove forme di vita inoperosa, in cui sia possibile con una poesia comprare una caffé. Poiché la luce del Sole rende tutto visibile, tanto da accecarci per la sua abbondanza, la luce della Luna invece riflette, soppesa, illumina poche cose, ma in profondità”.
Gli eventi
Giungla si aprirà giovedì 23 giugno nella Serra dell’Orto botanico con l’esposizione collettivaTutti questi corpi sono mondi et senza numero, che prende le mosse dalla frase con cui Giordano Bruno immaginava l’universo per evocare le infinite dimensioni che convivono all’interno della nostra realtà. Da qui la notte popolata di suoni naturali riprodotti con oggetti umani nell’opera La forêt des gestes di Ariane Michel; i piani di significato e linguaggio che si assemblano e si moltiplicano in Endymion, il film lisergico e autobiografico di Bertrand Dezoteux; o il mondo infinitesimale di Irem Tok, che con il lavoro site specificHydromancy declina i temi della fragilità e della caducità delle cose, dando al visitatore la possibilità di osservare il piccolo universo invisibile dei microorganismi come un’astronauta che guarda la Terra dallo spazio. La mostra rimarrà visitabile fino al 26 giugno, dalle 10.30 alle 19.30. Alle 21, sempre negli spazi della Serra, la performance Manifesto Brutal – La notte è anche un sole: un’indagine su notte e rito in cui, costruito un telaio a cornice in cemento, invitano per la notte di San Giovanni alla tessitura collettiva.
Venerdì 24 le attività si terranno nella Casermetta San Regolo e partiranno già al mattino con Officina Giungla: erboristi in erba, alle 10.30 un laboratorio per bambini dagli 8 ai 12 anni in collaborazione con associazione Adipa. Alle 18 in programma l’incontro con l’astrofisica Fatoumata Kébé dal titolo Ritorno sulla lun”: mentre la Nasa prepara il ritorno degli esseri umani sulla Luna, la scienziata ci invita a riscoprire il nostro straordinario satellite naturale e il suo particolare ruolo nel sistema solare e nella nostra vita quotidiana, muovendosi poi ad analizzare il tema dell’inquinamento spaziale, e di come l’attività umana impatta sull’ambiente esterno al nostro pianeta. Alle 19.30 spazio a una delle opere cinematografiche più affascinanti della storia: Viaggio nella Luna di Georges Melies, liberamente ispirato ai romanzi dei due padri del genere fantascientifico Dalla Terra alla Luna di Jules Verne e I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells, che sarà proiettato emusicato live dai compositori Alessio Vanni e Lorenzo Valdeselici. Alle 21 Giungla notturna: chi vive al chiaro di luna?, lungo le mura di Lucca e sui prati circostanti la notte si ravviva grazie alla grande quantità di animali che hanno adottato strategie incredibili per alimentarsi e comunicare. Lucciole, falene, grilli, gechi, pipistrelli, usignoli, assioli e civette sono animali che potremo scoprire, talvolta riuscendo ad intravederli e molto spesso riconoscendone i suoni che animano la notte, insieme ad Arianna Chines, Riccardo Gherardi e Angela Giannotti.
Sempre il 24, in Piazza San Francesco, dalle 16 alle 18 sarà possibile partecipare al laboratorio teatrale La luna in terra con i nontantoprecisi: un’esplorazione della città, di ciò che nel quotidiano non scorgiamo, cercando di mettersi nei panni di chi improvvisamente si trova sulla Luna, in una terra nuova e sconosciuta; il movimento raccoglie tutto ciò che è possibile al suo passaggio, creando una sorta di mappa corporea. Il lavoro anima il gruppo nella ricerca di tempi e spazi condivisi, passando dalla condizione di individualità al sentimento di un corpo collettivo. L’attività sarà ripetuta sabato 25 dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18; e domenica 26 dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 22. Nella Serra dell’Orto botanico dalle 10.30 alle 19,30 aperta la mostra Tutti questi corpi sono mondi et senza numero.
Sabato 25 si riparte alla Casermetta alle 18 con Ci sono piante sulla luna?. Questa una delle domande alle quali risponderanno Renata Sõukand e Andrea Pieroni, per discutere dell’importanza delle conoscenze locali relative alle piante ed alla vegetazione, anche in relazione all’adattamento al climate change. In Piazza San Francesco dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18 il laboratorio teatrale dei nontantoprecisi, mentre nella Serra dell’Orto botanico dalle 10,30 alle 19,30 aperta la mostra Tutti questi corpi sono mondi et senza numero.
Domenica 26 giugno, gran finale alla Serra dell’Orto Botanico con una conversazione insieme agli artisti partecipanti al festival. Ariane Michel, Irem Tok, Manifesto Brutal-anarcorporeös, nontantoprecisi dialogheranno con Irene Panzani raccontando le opere presentate a Giungla, il loro rapporto con la Luna, la notte e i mondi che apre. Ultima possibilità di partecipare al laboratorio dei nontantoprecisi in Piazza San Francesco dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 22 per la restituzione finale del lavoro; ultimo giorno anche per la mostra Tutti questi corpi sono mondi et senza numero, nella Serra dell’Orto botanico dalle 10,30 alle 19,30.
Ingresso gratuito a tutte le mostre e gli eventi con acquisto del biglietto dell’Orto botanico di Lucca, che prevede: giornaliero 5 euro, serale 3 euro, abbonamento per 4 giornate 12 euro.
Consigliatissima la prenotazione scrivendo all’indirizzo email: sofa.lucca@gmail.com