Quarto giorno di proiezioni al Lucca Film Festival

Un ricco programma di eventi. All’Astra la consegna del premio al regista Giuseppe Tornatore
Quarto giorno di proiezioni, incontri ed eventi, domani (26 settembre) del Lucca Film Festival, uno degli eventi di punta del panorama culturale italiano, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che si tiene fino al prossimo 2 ottobre.
Domani sarà ospite del festival il regista e sceneggiatore premio Oscar Giuseppe Tornatore, che riceverà – al cinema Astra alle 21 il premio Sguardo Senza Confini 2022, istituito da quest’anno e che sarà protagonista di una serata organizzata da Cristina Puccinelli, con un incontro dedicato a Ennio Morricone (che ha diretto il suo ultimo concerto proprio a Lucca). Il premio sarà consegnato dal direttore del conservatorio Boccherini di Lucca, GianPaolo Mazzoli. Per l’occasione suoneranno alcuni elementi proprio dell’Orchestra del Conservatorio Boccherini e, a seguire, la proiezione del documentario “Ennio”, sulla vita e sulla carriera del leggendario compositore Ennio Morricone, che include interviste con celebri registi e musicisti, registrazioni dai suoi acclamati tour mondiali, spezzoni di film classici da lui musicati e riprese esclusive di scene e luoghi che hanno segnato la vita del maestro.
La giornata di domani ha inizio alle 9,30 all’auditorium Vincenzo da Massa Carrara di Lucca, dove saranno proiettati quattro episodi della serie webPascoli Contemporaneo – Raccontare oggi l’agricoltura con le parole di ieri, diretta da Shawn Hernandez e Antonio De Rosa. La proiezione fa parte della Sezione Educational, coordinata da Leonardo Galeassi e pensata nello specifico per le scuole secondarie di primo e secondo grado del festival.
Alle 10 al Cinema Centrale, sempre nell’ambito della sezione educational, la proiezione di La timidezza delle chiome, opera prima diretta da Valentina Bertani e a seguire dibattito alla presenza della regista. Un film che si fa portavoce di una corretta rappresentazione delle persone con disabilità, con uno sguardo diretto ma allo stesso tempo discreto sulla storia vera di due gemelli.
Alle 15 sempre al Cinema Centrale, la proiezione di Tenzin, lungometraggio canadese in concorso diretto da Joshua Reichmann e Michael LeBlanc, una storia di crescita tra le fratture intergenerazionali di un popolo esiliato – quello tibetano – in un’epoca corrotta da eccessi materiali e confusione spirituale.
Alle 15, all’auditorium Vincenzo da Massa Carrara di Lucca, la proiezione de Il sorpasso, nell’ambito dell’omaggio a Vittorio Gassman. Capolavoro di Dino Risi del 1962 interpretato anche da Jean-Louis Trintignant e Catherine Spaak.
Alle 17 al Cinema Centrale, per il concorso lungometraggi, il film norvegese in anteprima italiana Syck of Myself, diretto da Kristoffer Borgli. Il film racconta di Signe e Thomas. I due vivono una relazione malsana e competitiva che prende una brutta piega quando Thomas sfonda come artista contemporaneo. Per tutta risposta, Signe tenta disperatamente di riguadagnare il proprio status, creandosi un nuovo personaggio che mira ad attirare attenzione e compassione.
Alle 17, all’auditorium Vincenzo da Massa Carrara di Lucca va in scena la disco music italiana con il documentario Italo Disco – Il suono scintillante degli Anni ’80 diretto da Alessandro Melazzini. Il film, con testimonianze di Sabrina Salerno, Linda Jo Rizzo, Johnson Righeira, Savage e i fratelli La Bionda, insieme agli esperti dj di oggi tra cui DJ Hell e Mathias Modica, immerge lo spettatore nell’universo musicale di un’epoca. Quella in cui milioni di giovani europei si abbandonavano al ritmo scatenato di una musica fatta di melodie sintetiche e accattivanti, testi inglesi più o meno bizzarri, ritmi elettronici coinvolgenti e videoclip visionari. Erano brani cibernetici alimentati dai sogni e dalle speranze di giovani musicisti capaci di sfornare del pop strabiliante, muovendosi sempre a cavallo tra il trash e l’eccellenza. Era il mondo della Italo Disco: nato in Italia, rinforzato in Germania, fece ballare tutto il pianeta.
Il Lucca Film Festival 2022 prevede la presenza di grandi artisti del cinema, con premi alla carriera e omaggi, proiezioni e masterclass. Per il primo anno, sarà consegnato il premio Dante Alighieri Cinema Award, assegnato al regista, sceneggiatore, montatore, pittore e scrittore gallese Peter Greenaway. Oltre a Greenaway, tanti ospiti internazionali stanno animando le giornate del festival, dopo l’apertura con il regista argentino Gaspar Noé. Tra questi, il regista e sceneggiatore Paolo Virzì, che martedì 27 settembre al cinema Astra riceverà il Premio alla Carriera e sarà presente alla proiezione del suo ultimo film, Siccità, per le scuole.
I concorsi, come di consueto, si dividono in lungometraggi e cortometraggi. Dodici i lungometraggi in concorso selezionati da Stefano Giorgi e Martino Martinelli, tutti in anteprima italiana. Una selezione che coinvolge 13 nazioni produttrici, per 7 opere prime, che abbracciano una molteplicità di generi, linguaggi e contenuti, puntando come ogni anno a valorizzare le opere dei nuovi talenti internazionali del mondo del cinema. Il Premio come Miglior Film, del valore di 3mila euro verrà conferito da una giuria composta da: Lina Nerli Taviani, Claudio Cupellini, David Riondino e Andrea Sartoretti.
Film provenienti dai festival internazionali più importanti, da Cannes al Sundance, passando per Berlino, Rotterdam, Slamdance, Karlovy Vary e molti altri, ma con un occhio sempre attento anche alle produzioni più indipendenti. Dal all’argentino Seven Dogs di Rodrigo Guerrero, passando per il russo White Whale di Tatiana Fedorovskaya allo statunitense Hannah ha ha, girato a quattro mani da Jordan Tetewsky e Joshua Pikovksy, al francese Tropic of Violence, esordio alla regia di Manuel Schapira, che sarà ospite del festival, passando per il franco-messicano Dos Estaciones di Juan Pablo González, per il messico-argentino Robe of Gems di Natalia López Gallardo, il nippo-francese Yamabuki, di Juichiro Yamasaki, che sarà presentato dal produttore, Terutarô Osanaï, quindi Maya Nilo (Laura), produzione da Svezia, Belgio e Finlandia diretto da Lovisa Sirén, il portoghese Remains of the Wind di Tiago Guedes – che sarà ospite del festival – il norvegese Sick of myself di Kristoffer Borgli e il ceco Borders of love di Tomasz Wiński.