Associazione Ada, presentato il libro ‘Ogni uomo ha la sua isola’



Il volume di poesie è stato scritto da Antonino Causi
Si è tenuto domenica (23 ottobre) un interessante incontro all’associazione Ada per la presentazione del libro Ogni uomo ha la sua isola scritto da Antonino Causi che della poesia ha fatto la propria ragione di vita organizzando innumerevoli iniziative protese alla divulgazione e alla promozione di nuovi talenti tra cui Estate in Poesia che si svolge in Sicilia, e promotore del premio Antonino Veneziani.
L’incontro è stato moderato dalla professoressa Maria Rosaria Raspi vicepresidente dell’associazione Ada, ente che da oltre venticinque anni grazie ad un continuo dialogo con i servizi sociali si occupa di persone anziane in stato di difficoltà. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’apporto della professoressa Maria Renata Paolinelli.
Elisabetta Nannizzi, insegnante che si dedica all’inclusione, ha invece prestato la propria voce per declamare le poesie tratte dal testo dell’autore palermitano. Presente anche lo scrittore lucchese Marco Fulceri.
“Il libro nasce dalla concezione secondo cui l’isola non è un luogo attraverso il quale l’uomo tende a rifugiarsi isolandosi – afferma Causi – bensì un luogo di riflessione a proposito delle battaglie che quotidianamente è chiamato a combattere. La poesia è una preziosa occasione per ciascuno per riflettere per ritrovare ottimismo e speranza, un luogo di riconciliazione in cui poter ritrovare se stesso e gli altri”. “I nostri tempi – prosegue – purtroppo non sono molto poetici, ma sono assorbiti da un eccesso di consumismo. La poesia invece conserva una profonda funzione salvifica per la vita. Io – sottolinea – mi faccio messaggero di questa convinzione, nonostante non sia semplice trovare il tempo da dedicare alla lettura di poesie, pratica che spesso viene considerata destinata solo ad un’élite. Chi invece riesce a farsi catturare da questa se ne innamora per non lasciarla più. Un libro questo grazie al quale il brillante autore ha anche voluto omaggiare la sua terra natìa a partire dalla copertina che raffigura l’Isola delle Femmine”.
“Ben visibile dall’aereoporto Falcone Borsellino di Palermo – continua – ho scelto questo posto perché esprime al meglio la sicilianitudine sullo sfondo di un tramonto che sembra quasi un’alba. La scrittura di poesie, è una pratica da intendere anche come una forma di auto terapia, modo per evadere dai propri problemi e creare occasioni d’incontro. Si tratta – conclude – di una forma di appagamento che talvolta la vita non ti concede e che può aiutarci a recuperare quella dimensione fanciullesca ed un modo poetico, appunto, per affrontare la vita”.