Alla Tenuta dello Scompiglio arrivano due nuove installazioni artistiche



L’inaugurazione sabato (19 novembre) dalle 17 alle 20
Sabato (19 novembre) dalle 17 alle 20 negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno inaugurano alcune installazioni.
Si tratta dell’Ordine immaginario di Enrico Vezzi, a cura di Angel Moya Garcia: presentato a La Portineria di Firenze e mostrato per la prima volta nella sua interezza negli spazi Dello Scompiglio, L’ordine immaginario è un lavoro in cui elementi naturali, libri di storia e politica e artefatti di varie culture si snodano come una costellazione che fluisce in funzione di come la Storia ci ha attraversato, non in ordine cronologico o prestabilito, ma come flusso, secondo le suggestioni che emergono nel corso della costruzione fisica del lavoro. Una contronarrazione del rapporto tra uomo e ambiente naturale che invita a una percorrenza fisica, stimolando delle considerazioni sul rapporto che ognuno di noi ha con l’ordine attuale del mondo e interrogandosi sull’attualità per capire dove l’umanità, lungo la sua storia, ha preso la strada sbagliata. Una ricerca sulle propensioni attuali, su come si sono evolute e su come ci hanno portato a concepire la società e la cultura come la conosciamo oggi.
C’è poi Danze vuote, di Cecilia Bertoni, a cura di Angel Moya Garcia, in cui quattro pannelli sospesi nell’oscurità danno vita a un poema visivo che è anche un omaggio all’opera di Samuel Beckett e alla sua parola letteraria, scarnificata fino ai limiti delle proprie possibilità espressive. Attraverso il linguaggio del ricamo, i lini e le stoffe che compongono l’installazione diventano la superficie in cui si imprimono trame di spazi serrati, immagini di figure interdette o danzanti e parole incise in rilievo come cicatrici, in un universo poetico sospeso tra immaterialità e incarnazione. Le mostre sono aperte al pubblico fino al 26 febbraio 2023.