Il Baluardo, in centro storico torna il corteo con le ‘befanate’ in musica

Appuntamento giovedì (5 gennaio) alle 17 a Porta dei Borghi

Giovedì (5 gennaio) in centro storico torna il consueto corteo per la befana organizzato da Il Baluardo, gruppo vocale lucchese. La partenza è fissata alle 17 da Porta dei Borghi in via Fillungo, per un appuntamento giunto quest’anno alla 33esima edizione.

Al seguito del carretto verranno presentate alcune befanate tradizionali e alcune di quelle che hanno vinto il Premio Cesarin’ der Viviani negli anni passati e che sono state messe in musica per Il Baluardo. È stata invitata anche la Befana, che farà di tutto per essere presente nonostante i tanti anni sulle sue spalle. Al termine, alle 19 circa, in piazza Cittadella avverrà la presentazione della befanata che ha vinto lo scorso anno: Oh Befana fatti avanti di Pietropaolo Pighini messa in musica da Paolo Razzuoli.

A seguire verranno lette le befanate più belle: la Befana a Lucca drento di Marco Nicolosi di Massa Macinaia e Un dono inatteso di Lea Giacone di Torino. A conclusione la proclamazione della befanata che ha vinto la 29esima edizione scritta da Maria Enrichetta Cavani di Castiglione di Garfagnana Filastrocche di Befana che verrà messa in musica il prossimo anno. Sarà presente Lorenzo Corsaro alla chitarra.

Il testo vincitore

Filastrocche di Befana

Mi ricordo quelle sere

a sentir le tiritere,

filastrocche di Befana

di quell’epoca lontana,

accucciati alla sua gonna

le cantava la mia nonna.

Canta nonna, nonna canta:

“Già la neve scende, ammanta,

al soffiar di Tramontana

viene viene la Befana”

“Zitti, zitti, è già sul tetto,

forse tira giù un confetto,

dalla cappa del camino,

su, stai buono, bel bambino!”

Canta nonna, il cuor ci tocca:

“Con il fuso e con la rocca,

scende giù dagli Appennini

per la gioia dei piccini.”

“Su fanciulle, ancor vegliate,

sono lunghe le nottate,

non dormite sulle piume,

orsù via fatele lume!”

Notti lunghe, dolci sere,

a sentir le tiritere,

quei gioiosi ritornelli,

rallegravan noi monelli,

stretti lì vicino al fuoco,

appagati da quel gioco.

Canta nonna, il cuor c’inonda:

“La Befana a notte fonda,

viene, viene da lontano

camminando piano piano.”

“Giunge adesso nella corte,

presto apritele le porte,

or s’appresta, s’avvicina,

porta i doni, la vecchina.”

Canta nonna, canta ancora:

“Bimbi cari, questa è l’ora,

sento i passi nella notte,

delle scarpe tutte rotte”

“China china sulla schiena,

al chiaror di luna piena

è arrivata al casolare

non si deve più aspettare!”

Mi ricordo quelle sere

a sentir le tiritere

“Canta nonna, nonna buona,

la tua voce ancor risuona,

al soffiar di tramontana

viene, viene, la Befana!”

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