Delitto all’ombra delle tre cime, si presenta il giallo d’esordio di Pettorini Betti

Appuntamento all’Antica Zecca
Il giallo di esordio Delitto all’ombra delle tre cime di Mariacristina Pettorini Betti (Tralerighe libri) sarà presentato giovedì (15 giugno), alle 18, all’auditorium della sede della Fondazione Antica Zecca di Lucca alla Casermetta S. Donato, con ingresso da Porta S. Anna. Dialogherà con l’autrice Andrea Giannasi.
Mariacristina Pettorini Betti, di origini laziali, vive ormai da quasi quarant’anni a Lucca.
Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza, conseguita all’Università La Sapienza di Roma, ha svolto per venticinque anni l’attività di docente di discipline giuridiche ed economiche in istituti di istruzione secondaria di Pistoia e Lucca. In particolare all’Istituto Civitali di Lucca. Ha svolto per dieci anni anche l’attività di dirigente scolastico presso istituti di primo e secondo grado di Lucca e provincia. Recentemente ha diretto l’Isi Machiavelli di Lucca.
Autrice di saggi a carattere economico-giuridico, soprattutto su aspetti relativi alla legislazione scolastica, ha voluto ora dedicarsi alla scrittura del suo primo romanzo giallo, genere letterario da lei precedentemente sempre amato come assidua lettrice .
Le vicende del giallo Delitto all’ombra delle tre cime si svolgono in particolare tra le cime delle Dolomiti, montagne incantate meta, da più di quarant’anni, delle sue vacanze estive ed invernali.
La veneta Marina Malin sta trascorrendo un tranquillo periodo di vacanza in un albergo presso lo splendido lago di Dobbiaco, in piacevole compagnia, quando viene inspiegabilmente uccisa nel corso di un’escursione al Rifugio Locatelli, ad un passo dalle Tre Cime di Lavaredo.
Ad occuparsi del caso viene chiamata la squadra Omicidi della Questura di Bolzano, diretta dal giovane e attraente Commissario capo Manfred Biasini, per metà di origini lucchesi.
Il delitto sembra maturato all’interno di una complicata vicenda matrimoniale, ma poi la scena si amplia e si intreccia anche con la storia dell’ultimo conflitto mondiale.
Le indagini su cose e persone si dipanano in luoghi ricchi di fascino, spesso fuori dal territorio regionale, alla ricerca del movente delittuoso. Infine, grazie alle proprie doti deduttive e alla paziente e abile ricostruzione dei fatti, il Commissario Biasini approda alla verità.