È Mauro Moriconi il nuovo direttore del museo Soffici e del ‘900 italiano’ di Poggio a Caiano

8 gennaio 2024 | 19:15
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È Mauro Moriconi il nuovo direttore del museo Soffici e del ‘900 italiano’ di Poggio a Caiano

Pittore, incisore e artista a trecentossesanta gradi, ha esposto le sue opere in Italia e all’estero

È Mauro Moriconi il nuovo direttore del museo Soffici e del ‘900 italiano’ di Poggio a Caiano. Il suo incarico è partito l’1 gennaio e durerà per tutto il mandato del sindaco Riccardo Palandri. A dicembre era stato pubblicato il bando per l’incarico del nuovo direttore e la scelta è ricaduta su Moriconi.
Lucchese di origine ma poggese di adozione, Mauro Moriconi vanta un curriculum di tutto rispetto.

Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce per due anni a Lisbona, dove continua gli studi accademici e organizza la sua prima mostra personale. Tornato nel 2004 a Firenze, conduce uno studio approfondito sull’opera dell’artista Mimmo Rotella, conosciuto nel suo studio di Milano e dal quale impara la tecnica del décollage, confluita in seguito nel suo lavoro relativo alla tesi di laurea.

Pittore, incisore e artista a trecentossesanta gradi, Moriconi ha esposto le sue opere in Italia e all’estero (da ricordare le mostre alla galleria Catm Ny di New York e la Soho Gallery di Beverly Hills negli Usa). Attualmente la sua tecnica si è specializzata nei Tondi e l’artista è da poco reduce di una mostra a Prato.

Moriconi è anche insegnante di educazione artistica.

Contento del nuovo incarico, il neo direttore dice che la prima cosa che farà per il museo Soffici è coinvolgere le scuole. “Quelle di Poggio in primis – spiega – ma anche quelle di Prato di ogni ordine e grado. Il museo ha delle opere di tutto rispetto ed è giusto che i ragazzi si avvicinino al modo dell’arte. Da insegnante quale sono so bene che è importante far conoscere ai ragazzi le bellezze culturali che ci circondano, come appunto il museo di Poggio. Queste saranno le prime cose in calendario, poi organizzerò mostre e iniziative. La parola d’ordine è valorizzazione”.