Il 9 aprile si celebrano i primi 25 anni di apertura del Museo della Liberazione

31 marzo 2014 | 14:08
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Il 9 aprile si celebrano i primi 25 anni di apertura del Museo della Liberazione

Il 9 aprile del 1989 veniva aperto al pubblico il museo della Liberazione di Lucca. Nato nel 1953 come luogo di conservazione della memoria, ritrovo e sede di tutte le associazioni che ricordavano gli orrori delle guerre (tra queste la Federazione volontari della libertà, l’associazione nazionale ex deportati, le associazioni dei reduci e degli internati militari, il Centro Democratico), il museo si animava con il preciso scopo di rappresentare per le nuove generazioni un baluardo contro i totalitarismi, le violenze, le privazioni, le dittature, le stragi. Per questo mercoledì 9 aprile verranno celebrati i primi 25 anni della struttura, oggi riportata a pieno funzionamento dall’Associazione Amici del Museo della Liberazione presieduta dal colonnello Fausto Viola.

Durante la cerimonia, inserita tra le celebrazioni patrocinate dall’amministrazione comunale, verrà intitolata la sala delle conferenze – a disposizione di tutte le realtà della provincia che intendono usarla per gli scopi di divulgazione e tutela della memoria di pace – al commendatore Carlo Gabrielli Rosi, vero e proprio ispiratore del museo. Parteciperanno il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, il direttore scientifico del Museo Andrea Giannasi, la responsabile del museo con le scuole Simonetta Simonetti e il coordinatore Franco Lombardi. All’evento invitati anche il comitato della Linea Gotica di Borgo a Mozzano con il quale il museo ha stretto un rapporto di stretta collaborazione e l’associazione Linea Gotica che da anni rievoca i fatti storici avvenuti nella nostra provincia. Saranno presenti alcune classi e il museo rimarrà aperto tutta la mattinata grazie ad una speciale assicurazione stipulata privatamente dall’Associazione (mancando ancora quella del Comune). Inoltre il 25 e il 26 aprile il Museo sarà aperto al pubblico negli orari 10–13 e 14,30–18,30, con una sorpresa storica: la prima sala del museo sarà dedicata a Manrico Ducceschi Pippo e Leandro Puccetti, comandanti partigiani rispettivamente dell’undicesima Zona e del Gruppo Valanga.
Sono attese centinaia di persone grazie al tam tam lanciato attraverso la rete. Sono in molti infatti che da anni chiedono di poter visitare la struttura oggi finalmente aperta.