Giannini e Renzi attesi a Lucca tra le contestazioni

Il Festival del Volontariato partirà a Lucca all’insegna delle contestazioni. Il Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi promuove infatti presidi di protesta contro i ministro all’istruzione Stefania Giannini e la presidente della Camera Laura Boldrini, che saranno in città venerdì (11 aprile). Nel mirino finiscono però anche il ministro del lavoro Poletti e il premier Matteo Renzi, che sarà presente a Lucca domenica (13 aprile). Una mobilitazione nella quale il Collettivo coinvolge anche lavoratori, precari e disoccupati. “Un vera e propria passerella – si legge in una nota del Collettivo – in cui il potere celebrerà se stesso sfruttando il prestigio e la larga approvazione sociale di cui godono le attività di volontarito. Come studenti, lavoratori, precari e disoccupati che si sono opposti in questi anni alle politiche neoliberiste e di austerity, da cui il governo Renzi non ha la minima intenzione di discostarsi, saremo presenti in piazza per manifestare il nostro dissenso verso queste figure e per contestare la loro indegna sfilata. La nostra non è una semplice contestazione pretestuosa, ma si regge su un’analisi della situazione politica ed economica in cui si trova oggi l’Italia e che qui intendiamo proporre”.
“A un mese dal suo insediamento – aggiungono i ragazzi -, il governo Renzi si è contraddistinto finora per una spiccata capacità comunicativa e per un atteggiamento decisionista da uomo solo al comando volto a superare mediazioni e contrattazioni con le parti sociali e con altri soggetti istituzionali. Per un sistema politico-economico in totale crisi di legittimità e del tutto subalterno ai diktat della troika e della Bce effettivamente la figura di Renzi rappresenta l’ultima spiaggia. Poiché l’arrosto è sempre lo stesso, è essenziale spargere più fumo possibile per confondere e distogliere dalle questioni di reale importanza tutte quelle fasce sociali che sono sempre più vittime dell’impoverimento, della disoccupazione e del precariato. Se il malcontento di questa composita realtà sociale prodotta dalla crisi venisse dirottato in forme di lotta politica organizzata che capaci di produrre una radicale incompatibilità con le ricette neoliberiste e di austerity che abbiamo subito finora, ciò avrebbe degli effetti potentemente destabilizzanti per l’establishment. Ecco dunque che per garantire il perdurare delle politiche economiche varate finora, al posto di un tecnico come Monti o di un grigio politico come Letta viene chiamato a governare una figura giovane, assai abile nella comunicazione, con un piglio decisionista che gli dà l’aria da “uomo forte”. A distanza di vent’anni, pare di riassistere alla discesa in campo di Berlusconi…nel campo opposto. La cosa non deve stupire, dato che in questi ultimi due decenni le differenze tra centrodestra e centrosinistra, sia sul piano della forma partito che dei programmi veri e propri si sono assottigliate fino a sparire, fatto che è stato sancito dagli ultimi due anni di governo di larghe intese”.
“Non è nostra intenzione attaccare e tantomeno condannare la generosità e l’impegno che decine di migliaia di persone nel nostro paese decidono di spendere in attività di volontariato – precisa il Collettivo Autonomo Studenti Lucchesi -. Non possiamo però fare finta di non vedere che il volontariato nell’ottica dei nostri governanti, e la loro imponente presenza a questo festival certo lo conferma, si sta configurando come il principale strumento per rendere meno traumatico il progressivo smantellamento dello Stato sociale. Attraverso il volontariato lo Stato esternalizza e soprattutto rende gratuiti servizi e attività di assistenza che dovrebbero essere retribuiti, mettendo quindi in atto una enorme cancellazione di reddito. A questo processo, di cui invitiamo gli stessi volontari a prendere coscienza, noi abbiamo tutta l’intenzione di opporci. Quello che noi abbiamo in mente e per cui lottiamo è una via d’uscita dalla crisi diversa da quella che i nostri governanti ci hanno imposto finora e che i primi provvedimenti di Renzi hanno confermato. Come a Roma il 12 aprile anche a Lucca nelle tre giornate di lotta dell’11, 12 e 13 il nostro grido sarà uno solo: ’Una sola grande opera: casa e reddito per tutti’”.