Equitalia addio, la riscossione a Lucca Holding Servizi

di Roberto Salotti
Equitalia addio, perché Palazzo Orsetti va verso l’affidamento della riscossione dei tributi comunali alla Lucca Holding Servizi Srl. L’operazione è possibile, lo dice anche lo studio di fattibilità affidato alla Sepi di Pisa. Ora Lucca Holding che gestisce le partecipate del Comune chiede gli indirizzi da seguire per far entrare nella sua fase operativa la rivoluzione delle Spa pubbliche, ora che sul tavolo dell’amministratore Andrea Bortoli è giunta anche la relazione dello studio su criticità e potenzialità delle municipalizzate affidato a Ernst and Young. 

Ma qualcosa si muove anche per il Polo Fiere. L’accordo, infatti, c’è e, nelle intenzioni, dovrebbe essere concretizzato al massimo entro giugno: si tratta non soltanto di salvare il futuro della società, ma di evitare anche conseguenze onerose, in termini economici, per l’amministrazione comunale. E’ per questo che Elaia, il socio privato che detiene il 12% di Lucca Fiere & Congressi e che dal 2009 ha chiesto di essere liquidato agli stessi requisiti di Valore Spa, ha acconsentito a tenere in ghiacciaia l’arbitrato con il quale chiede al Comune oltre due milioni di euro per lasciare la società. L’attesa non andrà oltre giugno e per quella data l’amministrazione dovrà fare passi importanti. Anche non c’è ancora nulla di ufficiale – ovvero, anche se un accordo scritto in tal senso non è stato ancora firmato – almeno a parole la società Elaia guarda con favore la proposta di cedere le azioni ad una cifra che si aggira attorno agli 800mila euro. In cambio sarebbe disposta a ritirare la causa contro il Comune, il cui esito – se le cose restassero così – potrebbe essere tutt’altro che favorevole per Palazzo Orsetti. Il privato, tuttavia, dopo gli scarsi guadagni nell’operazione Polo Fiere intanto potrebbe comunque garantirsi un’uscita di scena tutto sommato degna. E evitare anche le conseguenze negative che una messa in liquidazione della società ad accordi ancora non fatti potrebbe avere anche sulla sua compagine.
Una trattativa ormai ben avviata, a quanto sembra, e che è propedeutica all’altro passaggio fondamentale e di cui si parla ormai da mesi nella maggioranza che governa il Comune: realizzare una fusione in società in house con Lucca Comics and Games Srl (Leggi). Una operazione che suggerisce anche l’amministratore unico di Lucca Holding, la società che controlla le partecipate, al Comune stesso, in una determina che nel primo pomeriggio di oggi (14 aprile) è stata illustrata in commissione partecipate dallo stesso Bortoli, e che è stata formata sulla scorta dello studio sulle Spa pubbliche, commissionato alla Ernst and Young, una società specializzata che ha passato al setaccio statuti e affidamenti delle partecipate, rilevando criticità in alcune di esse, ma anche opportunità in diverse altre.
L’operazione della fusione non è infatti funzionale soltanto a Lucca Fiere. Il passato della società pone chiaramente gli amministratori di fronte al bivio, ma questa non è una novità. Lo è piuttosto quanto rileva lo studio della Ernst and Young su Lucca Comics and Games, società per la quale vengono rilevate alcune criticità. Ferma restando infatti il “riconosciuto ed indiscusso interesse generale” delle attività della Srl, manca “un formale atto di riconoscimento – si legge nella sintesi della ricognizione fatta dalla Holding sulla base dello studio E&Y – da parte del Comune di Lucca che la società costituisce un suo indispensabile strumento, da raccordare nelle dovute forme secondo lo schema di relazione in house, per realizzare fini che dell’ente da tempo riconosce come propri”. Un passaggio non di poco conto.
Dunque, questo matrimonio s’ha da fare. L’obiettivo è quello di gettare le basi del progetto già prima dell’estate anche se la trasformazione avverrà a questo punto quando sarà conclusa la prossima edizione dei Comics, quindi all’inizio del 2015. Se tutto andrà in porto, l’operazione avrà un costo di circa un milione e mezzo di euro: il Comune infatti oltre a comprare le quote di Elaia, deve acquisire il 100% di Lucca Fiere & Congressi. Spenderebbe molto di più, se la società fosse messa in liquidazione se l’arbitrato dovesse dare esito positivo alle richieste del privato.
Un’altra importante operazione viene suggerita dal numero uno della Lucca Holding al Comune, alla giunta e al consiglio comunale che devono comunque avere l’ultima parola. Riguarda la Lucca Holding Servizi Srl, una società del Comune con 19 dipendenti che si occupa della gestione del call center degli uffici comunali e di alcune partecipate, insieme ai controlli sulle caldaie. L’idea è quella di vendere il ramo di azienda relativo alle caldaie a Sevas Srl, che dovrebbe sborsare una cifra che si aggira attorno ai 200mila euro, e di “ristrutturare” nel complesso la società, affidandole la gestione della riscossione delle cartelle e delle multe, lasciando Equitalia, come ha fatto il Comune di Pisa, con il quale Lucca ha già stipulato un protocollo d’intesa. Ora anche lo studio di fattibilità affidato alla società Sepi sembra aver definitivamente spianato la strada a questa ipotesi. Nessun licenziamento in vista: la proposta al vaglio prevede infatti il passaggio di due dei 19 dipendenti di Lucca Holding Servizi alla Sevas e il mantenimento degli altri posti di lavoro, mentre per il personale si prevede formazione intensiva sul tema dei tributi, senza escludere per ora la possibilità di implementare l’organico con impiegati specializzati o comunque già formati.
La Lucca Holding propone anche fra gli obiettivi prioritari quello di risolvere la “questione” Polis. Una società che – dice lo studio della Ernst and Young – presenta diverse criticità: “eccessiva genericità degli scopi statutari – scrive Bortoli al Comune – e soprattutto mancanza di un mandato di riqualificazione specifico”. Tradotto: non è compiuta la definizione della Polis in società di trasformazione urbana, perché le mancano, allo stato, gli strumenti per compiere una attività del genere.
LE CRITICITA’ NELLE PARTECIPATE
Ci sono altre questioni da risolvere e che toccano altre partecipate. Non è esente nemmeno Metro, che di per sé non presenterebbe alcun tipo di criticità. E’ semmai il fatto che Luccaport – che si occupa di logistica urbana e trasporto ecologico delle merci – sia una divisione della società a creare qualche perplessità. Possibili criticità vengono rilevate anche per Gesam Energia Spa, Gesam Gas Spa e Polo Energy, come si legge nella determina della Holding. In dubbio c’è la “conformità effettiva, rispetto al quadro normativo vigente, delle attività e dei sistemi di affidamento” dei servizi alle società stesse. E’ per questo che la Holding ora chiede verifiche alla Gesam Spa per queste società che le sono affiliate. Tra l’altro proprio per Gesam si rilevano criticità per quello che riguarda l’affidamento dei servizi cimiteriali. Nello studio firmato dalla E&Y, infatti, si sostiene che “alla data di stipula del contratto di affidamento del servizio cimiteriale (24/05/2002) era già in vigore la norma che richiedeva l’espletamento di una procedura di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio, e che quindi la modalità di affidamento adoperata dal Comune non era in linea con il quadro normativo allora vigente”.
Criticità vengono sollevate anche per Valfreddana Recuperi, per la quale Sistema Ambiente è invitata a verificare. Il problema non è di poco conto e viene sollevato nell’esame delle società da Enrst and Young.
“Il percorso di trasparenza avviato dall’amministrazione sulle società partecipate sta entrando nella sua fase operativa – commenta il presidente della commissione, Alessandro Bertolucci -: l’amministratore unico della Lucca Holding ha richiesto indirizzi, che dovranno presto essere dati”. Intanto, nel primo consiglio comunale utile saranno portate all’approvazione le delibere con le quali si approverà il regolamento di gruppo delle società partecipate che garantirà alla Holding la possibilità di un controllo più puntuale sugli indirizzi delle singole società, in diretto collegamento dunque con le scelte e le posizioni del Comune. Già definito e approvato dalla commissione anche il nuovo regolamento interno di Lucca Holding stessa. Ora non resta che passare ai fatti.

Leggi anche: Partecipate, via libera al regolamento di gruppo
Lucca Holding, ecco il regolamento di gruppo delle Spa
Servizi e statuti, società pubbliche ai raggi X

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.