
Quale partita si gioca intorno al S. Luca? Questo l’interrogativo sollevato dai Comunisti Italiani di Lucca, che chiedono un consiglio comunale straordinario con la partecipazione dei comitati e delle rappresentanze sindacali dei lavoratori che faccia il punto sulla situazione del nuovo ospedale, per i cittadini e per i dipendenti della struttura. “Con le false inaugurazioni, le liti interne al Pd, la partenza di Antonio D’Urso per Roma e i problemi concreti e tangibili che il S. Luca presenta – afferma Francesco Nolli, coordinatore del Partito dei Comunisti Italiani di Lucca -, non abbiamo più risposte certe da parte dei soggetti coinvolti. Noi abbiamo invece dei punti fermi irrinunciabili. Innanzitutto che la sanità pubblica deve rimanere tale e soprattutto diffusa sul territorio. Siamo contrari ad un ospedale in cui si interviene solo nella fase acuta lasciando le famiglie da sole in balia del privato. Ci chiediamo inoltre come possa funzionare il nuovo ospedale – prosegue Nolli – che già prima di aprire i battenti ha così tante criticità, come la mancanza dei posti letto e di organico, non solo per pulizie e ristorazione ma anche medico e paramedico. Un infermiere ogni 15 degenti, infatti, è una cosa assurda”.
I Comunisti Italiani hanno le idee chiare anche sul futuro del Campo di Marte. “Nemmeno un metro quadro deve essere destinato ad usi diversi da quello pubblico e sanitario – aggiunge Nolli – e dobbiamo dire basta agli appalti in regime di massimo ribasso. Vorremmo che al Campo di Marte fossero istituiti uno sportello per chi ha perso la propria occupazione e si trova in difficoltà e spazi dedicati alla medicina del lavoro e alla medicina ambientale. Non possiamo ignorare aspetti importanti per la nostra comunità come la necessità di un clima salubre nelle aziende o i rischi legati alla diffusione delle polveri sottili o del deserto lichenico. Rilanciare la città significa farlo anche in questa ottica”. Tra le azioni concrete programmate dal Pdci, anche la richiesta di accesso agli atti sulle gare di appalto e subappalti e al progetto di finanza. “Come forza in consiglio – afferma Nolli – abbiamo il diritto di studiare gli atti per fare poi la nostra proposta. Nei prossimi giorni una delegazione andrà dal sindaco per far sì che le istituzioni interagiscano veramente coi cittadini al di là degli slogan”. “Il rischio è che in nome della competitività venga penalizzata l’umanità – aggiungono i Comunisti Italiani Katyuscia Tomei e Antonio Falbo -. Si pensa solo a investimenti e guadagni danneggiando le persone, come dimostra la scelta dei parcheggi a pagamento. Il rischio è che i cittadini finiscano per rivolgersi alle strutture private, perché i prezzi di quelle pubbliche lieviteranno sempre di più ma i servizi rimarranno tutt’altro che efficienti”.