
La titolare della libreria Ubik, Gina Truglio, non ci sta alle ricostruzioni sulla vicenda della presentazione del libro di Alan Friedman durante il Festival del Volontariato. E passa al contrattacco, confermando l’accusa di intromissione indebita al Comune di Lucca e al vicesindaco Ilaria Vietina: “Apprendo con dispiacere – scrive – che la casa editrice Rizzoli sia stata coinvolta in questa brutta vicenda e che si trovi costretta a dare spiegazioni. Per questo devo fornire alcuni aspetti di carattere tecnico che certamente non interessano ai cittadini, ma sono necessari per far capire la mia assoluta buona fede. Non c’è mai un mandato formale da parte della casa editrice. Ci sono dei leciti e regolari contatti, così come è avvenuto. Pubblico adesso altra corrispondenza dalla quale si evince chiaramente che la casa editrice non era a conoscenza di altri soggetti e per questo mi spiega in maniera chiara e tranquilla che cosa l’autore voleva fare in città, con Confindustria e/o il Comune. Sulla base di queste informazioni mi sono mossa comunicando all’editore quello che volevo fare e senza ricevere nel frattempo alcuno stop”. “Ci stava benissimo che successivamente l’ufficio stampa Rizzoli potesse venire a conoscenza della presenza di terzi privati – prosegue – non c’è niente di male, sono la casistiche della vita, non ci stava però, quanto mi ha comunicato dopo 9 giorni e cioè che “il vicesindaco di Lucca sta organizzando la presentazione di Alan con…” e comunque anche lì nessuno mi ha detto fermati. Rizzoli stava cercando, giustamente, di capire. Tant’è che l’altra mail del 20 marzo continua a recitare “Cara Gina, sto attendendo dal Comune che mi confermino se la presentazione è fatta con la tua libreria o con… Ho sentito il vicesindaco lunedì (ndr, 17 marzo) e attendo chiarimenti in merito… Devo capire come vogliono procedere perchè le cose che sono state dette a te sono state dette anche all’altra libreria… e attendo chiarimenti in merito. Come puoi immaginare non è una questione che decidiamo noi. A noi come casa editrice andate bene entrambe, però loro hanno fatto confusione e loro devono dirci come intendono procedere”.
“Credo che queste e-mail si commentino da sole – conclude Gina Truglio – Ripeto la cosa grave è che in una trattativa privata sia intervenuto una soggetto pubblico”.