Per Lucca: “Porta Elisa sia gestito interamente da Lucchese”

Un dialogo costruttivo con la Lucchese per il futuro nei professionisti. Lo chiede Per Lucca e i suoi paesi all’amministrazione comunale: “Salutiamo con piacere – dice l’associazione – il ritorno della Lucchese nei campionati professionistici. Il successo ottenuto dalla società del presidente Bacci permette, tra le altre cose, alla città di tornare a figurare in un panorama sportivo più consono alle proprie storiche tradizioni. Purtroppo il prossimo campionato potrà essere affrontato solo disponendo di un impianto sportivo in linea con quanto richiesto dalle normative e purtroppo oggi lo stadio comunale di Porta Elisa non sembra essere a posto sotto molti aspetti. Sia chiaro che in taluni casi, ad esempio quello del possibile obbligo di installare tornelli ed altri sistemi di filtraggio, le norme ci sembrano esagerate e di fatto inutili a contenere eventuali e deprecabili fenomeni violenti. In ogni caso lo stadio dovrà essere adeguato alle normative in tutto e per tutto ed il Comune di Lucca si trova impreparato”.
“In generale riteniamo che l’amministrazione – prosegue la nota – oltre a programmare ed eseguire nei tempi dovuti i lavori necessari, dovrebbe aprire con la Lucchese un dialogo costruttivo in vista di una possibile cessione totale della gestione dell’impianto alla società sportiva stessa. Crediamo infatti che anche in Italia si debba e si possa andare verso un nuovo sistema che preveda che gli stadi siano di proprietà delle società di calcio o almeno da loro ed a loro spese interamente gestiti. Il Porta Elisa è un impianto storico, importante sotto il profilo architettonico, ma anche obsoleto. Sarebbero necessari notevoli lavori per renderlo sicuro, comodo e adatto alle esigenze del pubblico del XXI secolo. Questi lavori dovrebbero dar luogo ad una struttura capace di generare introiti tali da sostenere il proprio mantenimento”.
“Per Lucca e i suoi paesi – conclude – ritiene che trasformare lo stadio in modo tale da produrre un qualche introito sia operazione possibile solo per i privati e non certo per il Comune. Purtroppo l’amministrazione Tambellini pare indirizzata, a nostro avviso sbagliando, verso l’idea superata di stadio pubblico. Questo comporterà il sostenere notevoli costi per le casse comunali, costi che saranno ovviamente a carico della collettività. Troppo frettolosamente si è voluta annullare la variante al regolamento urbanistico che avrebbe permesso l’ammodernamento dello stadio. Sappiamo che la vecchia società concluse in modo fallimentare la propria esperienza, questo però non ci sembra sufficiente per gettare, come è stato fatto, il bambino con l’acqua sporca. In sostanza il fatto che quella Lucchese sia purtroppo fallita non vuol certo dire che l’idea dello stadio gestito da chi lo utilizza sia da gettare, tanto più che tale modello è quello adottato nella gran parte delle nazioni europee e del nord America”.