Il comitato replica alla consigliera Lucchesi: “Non è un esposto preventivo perché basato su fatti già accaduti”

14 agosto 2014 | 14:44
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Il comitato replica alla consigliera Lucchesi: “Non è un esposto preventivo perché basato su fatti già accaduti”

“Un benevolo rimprovero alla consigliera comunale Virginia Lucchesi per le sue severe considerazioni circa l’esposto da noi presentato. Le riconosciamo le attenuanti della giovane età, della modesta esperienza amministrativa  e della poca dimestichezza con norme e regolamenti. Da un consigliere comunale sarebbe lecito aspettarsi che questi si documentasse adeguatamente prima di affrontare un argomento. Meglio sarebbe stato leggere il documento da noi protocollato, prima di fare le proprie osservazioni evitando così di farsi una opinione approssimativa leggendo i giornali”. E’ questa la replica del comitato Vivere il Centro Storico alle dichiarazione della presidentessa della commissione attività produttive del Consiglio (erroneamente ribattezzata “Bertini” nel comunicato del comitato) dopo la replica di ieri (Leggi l’articolo) all’esposto presentato a Comune e Arpat in vista della Notte Bianca.

“Se avesse letto il documento – dice ancora il comitato – la Lucchesi si sarebbe accorta che vi si domanda semplicemente se è regolare che una persona richieda ed ottenga delle deroghe ai limiti acustici per farle utilizzare da altri e chi, nel caso di infrazione alle prescrizioni, dovrebbe essere il soggetto sanzionato. C’è forse qualcosa di male? L’altra richiesta contenuta nell’esposto presentato è  quella di attivare una squadra di tecnici Arpat durante la notte bianca in quanto la Polizia Municipale non è in grado di eseguire misurazioni fonometriche, nonostante questa sia una attività da noi più volte sollecitata anche all’amministrazione attuale e che un comune capoluogo dovrebbe svolgere autonomamente. Ciò in ottemperanza al combinato disposto dagli articoli 6 comma g e 14 comma 2 della Legge 447/95, i quali pongono in capo al Comune obblighi ben precisi i quali, se non rispettati,  potrebbero perfino configurare una omissione d’atti di ufficio. L’esposto protocollato non è preventivo perché si basa su fatti realmente accaduti durante la notte bianca dell’anno scorso, ma che magari sono sfuggiti a chi, abitando nella tranquilla campagna, è andato a dormire quando lo ha desiderato, risparmiandosi i locali con la musica alta fino alle prime ore del giorno, le comitive di caciaroni ubriachi, le bottigliate in testa e le situazioni tipo G8 di Genova. Non dimentichiamo che dopo mezzanotte, una volta chiusi i musei le famiglie se ne andranno dal centro e da notte bianca la manifestazione diventerà la sagra dell’alcol”.
“Apprezziamo comunque l’attività – chiude il comitato – e ed il giovane entusiasmo dimostrati dalla consigliera Virginia Lucchesi e, con spirito collaborativo, ci permettiamo di fomulare una umile raccomandazione: è bene tenere sempre presente che una manifestazione così importante nel centro storico richiede regole ed accorgimenti ben diversi da quelli della sagra del pioppino”.