Lucca, Forza Italia lancia una petizione contro la Tasi

15 settembre 2014 | 15:31
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Lucca, Forza Italia lancia una petizione contro la Tasi

Una raccolta di firme da sottoporre all’amministrazione Tambellini per chiedere di rivedere le aliquote della Tasi e introdurre maggiori detrazioni. E’ l’iniziativa del coordinamento comunale di Forza Italia contro una tassazione giudicata iniqua e che, come ha evidenziato lo studio della Cgia di Mestre, colloca, quanto alla Tasi, la nostra città al sesto posto nel confronto fra Imu e Tasi, con un aumento del prelievo pari in media a 83 euro in più. Un dato su cui ha voluto fare precisazioni l’assessore comunale alle finanze, Enrico Cecchetti, nei giorni scorsi, con argomentazioni che però convincono poco Forza Italia (Leggi). Che torna invece alla carica rivolgendo un appello alle “forze moderate della città” a “unirsi – sono parole del coordinatore Gianluca Ghiglioni – contro questa tassazione, promuovendo iniziative comuni, di informazione ai cittadini, e una petizione per chiedere all’amministrazione un passo indietro”.

Le critiche che i vertici comunali di Forza Italia fanno alla politica di tassazione della maggioranza sono impietose e saranno al centro del direttivo comunale già convocato per domani sera (16 settembre) in cui sarà messa ai voti l’idea della raccolta di firme. Il coordinatore Ghiglioni, insieme al presidente del gruppo consiliare, Marco Martinelli, al consigliere Mauro Macera e a Eduard Ramacciotti, rappresentante di Forza Italia Giovani, bocciano nuovamente le aliquote introdotte per la Tasi e confutano l’assessore che nel suo intervento ha giudicato parziale il quadro preso in esame dalla Cgia di Mestre. “Cecchetti in questo modo prende in giro i contribuenti lucchesi – attacca Ghiglioni -, perché nel sostenere che la Cgia ha preso in esame soltanto la tipologia A2 di abitazioni, non dice che se avesse preso in esame la categoria A3 che a Lucca è molto più diffusa il risultato sarebbe stato ancora peggiore per le tasche dei cittadini abitanti nel comune”. “Coloro che hanno una abitazione di questo genere – sottolinea ancora – pagano ancora di più in media, rispetto all’Imu, quasi 115 euro in più. Un altro falso argomento utilizzato dall’assessore è quello delle imprese. Cecchetti sostiene, come è vero, che le aziende a Lucca non pagano la Tasi. Giusto. Non la pagano perché non può essere loro applicata questa ulteriore tassazione, visto che pagano l’Imu ad aliquota massima”.
Le critiche di Forza Italia non si limitano alla tassazione per le case, ma l’attacco frontale si dispiega su più fronti. “Non si spiega per quale motivo altre città anche in Toscana – prosegue il coordinatore comunale di Forza Italia – siano riuscite ad applicare aliquote in modo da far rimanere invariata la tassazione nel passaggio da Imu e Tasi e invece Lucca non abbia potuto farlo. La diminuzione dei trasferimenti statali, infatti, non riguarda soltanto il nostro Comune eppure altre amministrazioni hanno fatto scelte molto diverse”.
Quella di Forza Italia è una battaglia cominciata da mesi, con una mozione presentata dal gruppo consiliare con la quale si chiedeva di sospendere la prima rata della Tasi e rivedere le aliquote facendo il saldo a dicembre. Dopo la bocciatura, non ci sono più i tempi tecnici per intervenire ma Forza Italia ha intenzione di organizzare una mobilitazione in modo da proporre una modifica sostanziale delle aliquote per il 2015: “Come gruppo consiliare – sottolinea Marco Martinelli – abbiamo fin dall’inizio denunciato le iniquità introdotte dalle aliquote Tasi che vanno a colpire le fasce più deboli. Siamo stati bollati in consiglio comunale come degli allarmisti e invece, purtroppo, i dati diffusi dalla Cgia di Mestre hanno confermato tutte le previsioni che avevamo fatto già a giugno”. Martinelli poi mette nel mirino ancora una volta la questione della tassa di soggiorno: “E’ un ulteriore balzello che non porta alcun beneficio – sostiene -, visto che gli introiti non vengono destinati alla promozione turistica. Lo dimostrano le cifre che compaiono nei bilanci. Per quest’anno è stata prevista un’entrata di 720mila euro, nel 2013 di 700mila euro. Si sono poi accorti che la cifra non era realistica e l’hanno abbassata a 550mila euro. Alla fine le entrate consolidate sono state di 461mila euro circa, di queste però soltanto una minima parte ha coperto le spese per la promozione, per il 2013 fissate in bilancio in 312.831 euro, qualcosa come appena 75mila euro in più rispetto al 2012 quando la tassa di soggiorno non c’era”. Poi l’affondo sulla Tasi: “E’ nata come è noto per coprire il costo dei servizi indivisibili – dice -, ma a Lucca i servizi sono stati azzerati, basta vedere la condizione in cui si trovano le strade e il degrado di una città che ha il turismo come vocazione”. “Non comprendiamo come l’amministrazione possa anche solo sostenere che con la Tasi si paga di meno – dice Mauro Macera -: per la mia precedente abitazione con l’Imu non pagavo niente, ora pago 140 euro”, e mostra i calcoli del commercialista.
“Facciamo appello a tutti coloro che vorranno sostenere questa battaglia – conclude Ghiglioni -, soprattutto alle forze moderate della città a collaborare e unirsi a noi nell’organizzazione di iniziative che informino i cittadini e che portino ad una proposta di revisione delle aliquote e di introduzione di detrazioni adeguate”.

rob. sal.