
Trasporto pubblico locale, tutto rinviato al 2015. Con tutta probabilità, infatti, nemmeno questo sarà l’anno buono per l’indizione delle gara unica regionale per il trasporto urbano ed extraurbano, quella per cui è nato il consorzio Ctt Nord. Le ultime notizie che arrivano da Firenze, infatti, non sono parrticolarmente incoraggianti. In Regione, infatti, sono iniziate le grandi manovre in vista delle elezioni regionali 2015, non proprio il periodo adatto, salvo sorprese, per allestire una gara che avrà importanti effetti sul trasporto pubblico regionale, una questione (anche elettoralmente) molto sensibile per tutti i cittadini.
Una mazzata, questa, per i Comuni che, in assenza della gara unica regionale continuano con il sistema di imposizione d’obbligo al gestore di rete con un esborso notevole per le casse e per i bilanci delle diverse realtà. E che peraltro rendono molto difficile anche l’intervento per la modifica dei percorsi e delle tratte. In questo senso l’esempio lampante è quello del Comune di Lucca che, per poter garantire un servizio in qualche modo efficace, negli ultimi mesi ha fatto partire le nuove linee ad alta mobilità (Lam). Percorsi più brevi ma mezzi più frequenti da e per il centro storico. Una riorganizzazione che comunque non ha mancato di scatenare le ire di alcuni cittadini che si sono sentiti trascurati se non proprio dimenticati. Il primo intervento di risistemazione delle linee è comunque partito ieri, dopo la fase di sperimentazione, con l’allungamento della linea di San Concordio anche alla via di Ronco per servire i residenti di Pontetetto. Altre sono allo studio dell’assessorato competente, ma le risorse per ora sono solo promesse e non effettive: “Da ieri – dice l’assessore Francesca Pierotti – stiamo monitorando la situazione con la riapertura delle scuole. Ma per fare nuovi interventi dobbiamo attendere le risorse regionali, ma non sappiamo quando e soprattutto quanto. Ma noi insisitiamo costantemente, perché ci rendiamo conto che si tratta di un tema importante e di un servizio fondamentale per i cittadini”. Anche per, è da aggiungere, evitare l’eccessivo ricorso al trasporto privato, una delle principali cause di inquinamento della città.
Ma per avere un assetto definitivo, e meno oneroso, del trasporto pubblico, bisognerà aspettare ancora. Intanto si fa come si può. E il risultato è che alla fine sono scontenti un po’ tutti: le amministrazioni che pagano, gli utenti che non ricevono il servizio desiderato. Le urne di primavera 2015 smuoveranno qualcosa?
Enrico Pace