Pochi insegnanti di sostegno, si mobilita il prefetto

30 settembre 2014 | 16:44
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Pochi insegnanti di sostegno, si mobilita il prefetto
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Pochi insegnanti di sostegno, si mobilita il prefetto
Pochi insegnanti di sostegno, si mobilita il prefetto
Pochi insegnanti di sostegno, si mobilita il prefetto

Il prefetto di Lucca tenterà una mediazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il Ministero per ottenere più insegnanti di sostegno per le scuole della Lucchesia. Giovanna Cagliostro ha voluto rassicurare così un gruppo di genitori di studenti disabili che è stato ricevuto oggi pomeriggio (30 settembre) in Prefettura. La situazione illustrata al prefetto, alla presenza di Maria Coppolecchia, referente dell’ufficio scolastico provinciale di Lucca, della dottoressa Beatrice Miliani dell’Asl 2 e dell’assessore comunale Ilaria Vietina è impressionante (Leggi l’articolo).

Calano, infatti, le ore delle insegnanti di sostegno e le cattedre assegnate non bastano a rispettare il rapporto uno a uno previsto dalla legge. Attualmente, la situazione nelle scuole della provincia di Lucca è di un insegnante in media ogni tre studenti diversamente abili. E la situazione travolge le scuole di ogni ordine e grado. Un esempio. I disagi riguardano 1.362 studenti “certificati” disabili dall’Asl e iscritti negli istituti scolastici della Lucchesia, secondo i dati in possesso dell’ex Provveditorato. Di questi 570 sono casi gravi. A fronte di questi numeri, ci sono 534 insegnanti per il sostegno di ruolo e altri 147 a incarico annuale. Nel corso dell’incontro è stata condivisa l’opportunità di avviare un percorso con la collaborazione degli enti locali, le Aziende Usl del territorio e dell’Ufficio Scolastico Territoriale volto alla realizzazione dell’obiettivo di portare nel rapporto di uno ad uno il numero degli insegnanti di sostegno. Coppolecchia ha anticipato che è stata inoltrata richiesta di integrazione dell’organico assegnato all’Ufficio Scolastico Regionale, da cui è attesa una risposta. Al termine dell’incontro il prefetto si è impegnato a farsi portavoce delle richieste emerse, all’Ufficio scolastico regionale e al Ministero dell’Istruzione ed ha fornito disponibilità ad un ulteriore incontro nella seconda metà del mese di ottobre per monitorare l’assegnazione delle risorse richieste.

FOTO – I genitori degli studenti disabili dal prefetto