Puccini, Fazzi: “Ravenni dia spiegazioni al cda”

4 ottobre 2014 | 14:14
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Puccini, Fazzi: “Ravenni dia spiegazioni al cda”

Pietro Fazzi non ci sta. E chiede all’ormai ex direttrice della Fondazione Puccini, Gabriella Biagi Ravenni, di presentarsi al cda che il sindaco si appresta a convocare per la prossima settimana e chiarisca le motivazioni della sue dimissioni, che ufficialmente non sono state motivate (Leggi). Il consigliere comunale di Liberi e Responsabili e membro del cda della Fondazione stessa non ci sta a “essere liquidato” e mette la Ravenni di fronte alla richiesta di chiarezza. “Dopo poco più di un anno di difficoltà per cercar di definire le priorità e gli assetti della Fondazione e il ruolo che dovrà assumere – sottolinea l’ex sindaco -, le improvvise e impreviste dimissioni, ufficialmente ‘non motivate’, della professoressa Gabriella Biagi Ravenni lasciano spiazzati e con l’amaro in bocca soprattutto chi, come me, ne ha da sempre e incondizionatamente riconosciuto e sostenuto il valore e le competenze”.

“Il sindaco, nella veste di presidente della Fondazione Puccini, sta definendo la data di convocazione di un prossimo cda con l’obiettivo, così si legge sulle cronache locali, di colmare il vuoto provocato dalle dimissioni. Non mi pare, però, che si possa sorvolare sulla situazione che si è creata alla vigilia di importanti iniziative e a pochi mesi dalla scadenza contrattuale dell’incarico di Direttore della Fondazione Puccini che si sarebbe comunque concluso il prossimo 31 dicembre”. “In particolare, personalmente e come componente del cda che ha confermato l’incarico alla professoressa Ravenni, non intendo essere liquidato con un comunicazione formalmente inadeguata per interrompere un rapporto lavorativo per il quale nessun segnale, comunicazione, protesta o richiesta formale sono mai stati rappresentati in modo da rendere consapevoli della presumibile, grave criticità del rapporto lavorativo in essere da anni, esattamente da quando, allora come sindaco, promossi la profonda prima riforma della Fondazione, più di dieci anni fa, ponendo le premesse del suo rilancio. Per questo, mi aspetto e chiedo alla professoressa Ravenni un atto di rispetto e di correttezza e che ritiri o, quantomeno, sospenda le sue dimissioni e si presenti alla prossima riunione del cda per chiarire apertamente le ragioni del suo gesto e consentire a tutti di potersi assumere conseguentemente l’onere delle scelte conseguenti”.