Partito l’iter partecipativo verso il piano strutturale

8 novembre 2014 | 12:44
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Partito l’iter partecipativo verso il piano strutturale
Partito l’iter partecipativo verso il piano strutturale
Partito l’iter partecipativo verso il piano strutturale

E’ cominciato questa mattina (8 novembre) l’esperimento di partecipazione nella scrittura dei nuovi strumenti urbanistici per il territorio. Il laboratorio di idee Verso il piano strutturale ha infatti visto il coinvolgimento di esponenti delle associazioni, dei comitati e di liberi cittadini lucchesi, che si sono riuniti al Real Collegio cercando di individuare una risposta efficace e concertata al quesito “Cosa serve a Lucca e al suo territorio per migliorare la qualità della vita?”.

Dopo una prima fase di “mercato dei temi”, durante la quale sono state individuate le principali aree di interesse oggetto del dialogo, i partecipanti si sono dislocati nelle diverse sale costituendo gruppi di discussione specifici. Ad inaugurare la sessione plenaria è stata l’assessore all’urbanistica Serena Mammini, che ha paragonato l’incontro di oggi ad un “primo sassolino che cade in uno stagno. La speranza – ha chiarito – è che sia in grado di generare attorno a sé cerchi concentrici, che si espandano a poco a poco, fino a delineare un disegno coerente e condiviso per Lucca. Quello della partecipazione è sicuramente un tema nuovo e difficile per l’amministrazione, ma al tempo stesso imprescindibile: ciò che emergerà dal dibattito servirà come punto di partenza per la realizzazione di un piano strutturale mirante a garantire servizi efficienti sul territorio. Vogliamo che l’urbanistica torni ad acquisire il carattere di uno strumento in grado di soddisfare concretamente le esigenze dei cittadini”.
Uno dei temi caldi e maggiormente discussi è risultato essere quello della sicurezza nella mobilità e nell’accessibilità delle aree non solo del centro storico, ma anche periferiche e collinari, che, come è stato sottolineato da molti, “rientrano a pieno titolo nello spazio territoriale del Comune e pertanto non devono più essere trascurate e marginalizzate”. A ciò si riallaccia proprio la questione del rapporto fra periferia e centro, ulteriore oggetto di dibattito. Altra questione è stata aperta sulla necessità di proseguire ed intensificare gli interventi già intrapresi dal Comune sul versante dell’eliminazione delle barriere architettoniche e della realizzazione di una città più a misura d’uomo. Il paesaggio come bene comune sarà un altro importante elemento da prendere in considerazione, sotto il duplice profilo della conservazione e della promozione territoriale. Verranno, inoltre, discusse le tematiche dell’inquinamento, delle reti ecologiche multifunzionali, dei servizi sul territorio, della sicurezza nelle scuole e di quella idrogeologica, delle prospettive residenziali del centro storico e degli spazi dedicati alla cultura e alle associazioni.
In mezzo a questa pluralità di spunti di riflessione, come ha evidenziato Rovai, del comitato  Oltreserchio, non è stata menzionata l’agricoltura: “Mi sorprende molto – ha detto – perché tutto ciò che è emerso stamani è strettamente legato al ruolo che quest’ultima può svolgere in un’ottica di  valorizzazione del territorio e dell’economia locale”.
Il confronto è andato avanti fino alle 16,30. Interventi e proposte saranno tutti raccolti in un apposito fascicolo redatto dal Comune di Lucca, “in modo tale da non svuotare di sostanza l’iniziativa e, anzi, conferirgli autorità e concretezza”, come ha sottolineato l’assessore Mammini.

Jasmine Cinquini

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