Alla scoperto del cibo: si presenta al Desco il libro di Fabrizio Diolaiuti

6 dicembre 2014 | 17:18
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Alla scoperto del cibo: si presenta al Desco il libro di Fabrizio Diolaiuti

Alla Scoperta del Cibo, il nuovo libro di Fabrizio Diolaiuti edito dalla Sperling & Kupfer, sarà presentato lunedì (8 dicembre) alle 15,30 nella sala Viola Wine School (ex Refettorio del Real Collegio). A parlare di questo viaggio affascinante e sorprendente che si snoda dalle carni ai crostacei, dai supercibi ai germogli, dai cereali alla frutta, dalle alghe fino agli insetti, senza terrorismo (e senza peli sulla lingua) ma con competente concretezza, è stato chiamato un grande chef come Cristiano Tomei, cuoco stellato Michelin del ristorante L’Imbuto, protagonista come giudice del talent di Dmaz I Re Della Griglia. Ma accanto a Diolaiuti ci sarà anche Alberto Parddossi, professore ordinario dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari dell’Università di Pisa. Piero Giampaoli, delegato Fisar per Lucca e la Garfagnana. David Pieroni, fiduciario della condotta slowfood compitese, Lucca e Orti Lucchesi. Il pubblico potrà intervenire ponendo domande.

Il pomeriggio si preannuncia divertente ed interessante vista la qualità degli ospiti. Il libro sta andando benissimo, è alla seconda ristampa. Nelle recensioni si parla di un lavoro che accende una luce su tanti aspetti dell’alimentazione intesa in senso ampio che lasciano affascinati. A volte anche un po’ preoccupati, pensando a che cosa ciò che acquistiamo e trasferiamo nel nostro corpo è stato sottoposto. Ma sicuramente ci trasporta in una dimensione che ci fa conoscere, capire. E poi ci lascia scegliere. Il libro è strutturato sotto forma di dialogo tra il Cibo (con la C maiuscola, perché diventa personaggio) e una persona che non lo conosce. “Io sono il Cibo – si presenta fin dall’inizio il protagonista -, fondamentale per la tua vita come l’aria che respiri. Non puoi fare a meno di me, eppure mi trascuri[…]. Mi dai per scontato, mi trovi ovunque e quando hai fame mi mangi”.
E da qui la domanda: “Ma che cosa mangi?”. Un viaggio tra stagionalità, colori che non devono mai mancare dalla tavola, pro e contro di alimenti e tipo di alimento. Tanto per far capire che un uovo non è sempre la stessa cosa, la farina non è sempre la stessa, il riso di un certo tipo va bene per il risotto e un altro no. Ma non è tutto: la presentazione degli alimenti si accompagna sempre a una curiosità, un aneddoto, un pezzo di storia, un excursus nella cinematografia o nella letteratura, dagli spaghetti di Totò in “Miseria e nobiltà” al “maccarone” provocatore di Alberto Sordi in “Un americano a Roma”, dal “Riso amaro” di Silvana Magano all’ode alla cipolla di Neruda. E via via così, a scoprire anche che il cracker è nato nel 1801 da Josiah Bent, panettiere di Milton, nel Massachussets, perché si conservasse bene nei lunghi viaggi per mare, mentre i grissini vedono la luce nel 1679 alla corte dei Savoia, con il fornaio Antonio Brunero che li crea per i problemi di digestione e di inappetenza di Vittorio Amedeo II, e che Napoleone Bonaparte “ne andava matto”. Fino alla Torino “magica, occulta e noir” che fa da culla al pancarrè. Chi vuole scoprire cosa mangia e saperne di più sul cibo: è avvisato.