
Targhe alterne sì, ma lo stesso giorno per tutti i Comuni della Piana. E’ questa la proposta che il primo cittadino di Capannori Luca Menesini porta al tavolo di coordinamento tra i sindaci, in corso questo pomeriggio (9 gennaio), fissato per studiare e adottare azioni condivise finalizzate a ridurre l’inquinamento. Presenti al tavolo, per dichiarare guerra alle Pm10, il sindaco di Capannori Luca Menesini e l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi, l’assessore all’ambiente di Lucca Francesco Raspini, il sindaco di Porcari Alberto Baccini e l’assessore all’ambiente Sandro Solimando, il vicesindaco di Altopascio Francesco Fagni, il sindaco di Villa Basilica Giordano Ballini, il responsabile Arpat Gaetano Licitra e la dirigente Arpat Patrizia Andreini.Trovare una strategia comune e fare rete per combattere le polveri sottili sembra dunque l’unica strada percorribile per migliorare la qualità dell’aria.
La prima decisione pratica, dunque, è stata quella di un coordinamento nelle misure ormai classiche come le domeniche ecologiche, le ordinanze sul riscaldamento domestico e la combustione di legna e sfalci. Da subito, pertanto, i sindaci della Piana di Lucca provvederanno ad emettere lo stesso provvedimento anti Pm10, anziché scegliere le stesse soluzioni in tempi differenti, provocando una minor efficacia dell’azione stessa. Allo stesso tempo, però, i primi cittadini sono consapevoli che queste misure rappresentano soprattutto strumenti per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sul tema della qualità dell’aria, ma anche se messe in campo congiuntamente da tutti non sono la soluzione a una questione così delicata e complessa. L’obiettivo del tavolo è quello di studiare, affiancati dalle competenze del personale Arpat, strategie innovative e che possano incidere in modo significativo sulla riduzione di polveri sottili. A questo scopo, entro febbraio, i sindaci vogliono organizzare un convegno ad hoc per discutere degli incentivi e delle altre soluzioni attuabili, coinvolgendo anche la Regione Toscana. Stando agli ultimi dati regionali, la Piana di Lucca è il territorio che ha registrato il maggior numero di sforamenti di Pm10. Di fronte a questi numeri, i sindaci – che sono la prima autorità sul territorio responsabile della salute dei cittadini – sono ancora più convinti che sia necessario mettere in campo un piano pluriennale di azioni anti Pm10, che interessi i tre ambiti ritenuti di maggior impatto nella produzione di polveri sottili, ovvero il comparto industriale, la combustione di biomasse e il traffico. I sindaci, quindi, con questa prima riunione hanno deciso di avviare scelte condivise sulle azioni ordinarie e di far partire uno studio tecnico approfondito per scegliere quali azioni nuove mettere in campo, tutti insieme e con una progettualità pluriennale. Sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell’ambiente e dell’aria è stata una delle proposte del Comune di Lucca, che si dice favorevole a superare l’ottica strettamente comunale con la quale si cerca di risolvere il problema dell’inquinamento, tutt’altro che limitato ai singoli territori, a tutto vantaggio di una visione più ampia ed eterogenea.
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