VCS: va aggiornato il regolamento di polizia urbana

23 febbraio 2015 | 14:03
Share0
VCS: va aggiornato il regolamento di polizia urbana

Il caso dei gestori del locale Ciclo DiVino multati con una sanzione di 77 euro dai vigili urbani di Lucca per aver lavato un tappeto in strada, come si vede nella foto inviata dal Comitato Vivere il Centro Storico, ha sollevato un dibattito in città. Una multa assai singolare, che è stata elevata in base ad un articolo del regolamento di polizia urbana che risale al 1943. Al di là dell’episodio in sé, il comitato Vivere il Centro Storico trae lo spunto per chiedere all’amministrazione comunale che questo piano venga aggiornato. “A causa della ignavia dimostrata dalle amministrazioni comunali succedutesi durante gli ultimi 70 anni – sottolinea Vivere il Centro Storico -, i vigili urbani sono ancora tenuti a far rispettare un regolamento di polizia urbana che risale al 1943, che andrebbe aggiornato per la casistica, vi risulta tuttora vigente il divieto di ferrare cavalli sulle strade del centro storico, e soprattutto per gli importi delle sanzioni, i quali sono ancora quelli del 1943 adeguati al solo aumento Istat”.

“Con importi attualizzati ecco che una contravvenzione di questo tipo, invece dei 77 euro comminati, ammonterebbe a circa 700 euro, quindi – sostengono i residenti – avrebbe un maggiore potere deterrente, sarebbe piu’ adeguata alla realta’ attuale, risultando cosi’ piu’ efficace nel perseguire il suo obiettivo di tutela dell’ interesse generale. Lo stesso articolo del Regio Decreto del 1943, oltre a proibire la ferratura dei cavalli sulla pubblica via, vieta anche di lavare le auto sulle strade del centro storico e, se questa norma non ci fosse, diventerebbe possibile lavare, oltre ai tappeti per la strada, anche le auto alla fontana di Piazza San Martino. Il che ci sembrerebbe quanto meno deprecabile in considerazione della vocazione turistica della città. Il medesimo regolamento di polizia urbana tutela anche la quiete pubblica prevedendo sanzioni ben precise, anche se di importo inadeguato, per chi disturba la quiete pubblica e magari sbraita per le strade nel cuore della notte. E’ uno strumento che, ci auguriamo, l’amministrazione voglia urgentemente riprendere in mano e rendere adeguato alle attuali necessità della città”.