
Ancora due mesi per il piano strutturale. Dovrebbe essere pronto entro la fine di maggio, dopo la fase partecipativa e la consultazione con gli ordini professionali, il testo che regolerà l’urbanistica cittadina per gli anni a venire. Un lavoro corposo e in parte condizionato dal sovrapporsi di normative nazionali e regionali che, in parte, ha complicato i lavori dei consulenti tecnici, gli architetti Gilberto Bedini e Fabrizio Cinquini e dei tecnici comunali all’opera da mesi nella task force coordinata, per la parte politica, dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini. Ad affermarlo è lo stesso architetto Gilberto Bedini che spiega: “Le intenzioni del sindaco – dice – sarebbero quelle di arrivare all’adozione del piano strutturale entro la fine di agosto. Ma non tutto dipende dalla consegna del nostro lavoro. Ci sarà poi, infatti, la necessità dei passaggi politici, in giunta e poi in Consiglio, per arrivare al traguardo”. “Sarà un testo – spiega ancora Bedini – in cui, in un contesto di città monumentale come la nostra, sarà scritto più quello che non si potrà più fare rispetto a quello che si potrà fare”. Un necessario sviluppo, insomma, fra conservazione, come proprio di una città storica come è Lucca, e sviluppo. Con il necessario inserimento del rapporto e della relazione fra centro e periferie, da quelle più vicine alla cerchia muraria a quelle più distanti, in zone pianeggianti e collinari.
Il processo verso l’adozione del testo, comunque, sarà accompagnato da una nuova serie di incontri con la cittadinanza, fra assemblee pubbliche e convegni con grandi nomi dell’urbanistica e dell’architettura del paesaggio.
Fugati, così, i dubbi del presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Lucca, Elvio Cecchini che, a margine della presentazione del convegno verso l’osservatorio locale del paesaggio lucchese, così affermava: “Finora – ha detto – abbiamo partecipato ad una serie di convegni in cui ci è stato detto che era stato avviato il procedimento per l’adozione del piano strutturale. Ma dal punto di vista dei risultati e delle proposte, al momento, non conosciamo niente. Siamo convinti, però, che come costituendo osservatorio potremo dare il nostro contributo anche in questa direzione”.
Di certo c’è che entro la fine della consiliatura la giunta Tambellini avrà con tutta probabilità raggiunto uno dei suoi obiettivi primari, cambiare il piano strutturale cittadino. Resta da vedere se resterà tempo, e forza politica, per avviare anche le procedure per la revisione del regolamento urbanistico.