Impianti sportivi comunali, pronto il nuovo bando

23 marzo 2015 | 17:22
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Impianti sportivi comunali, pronto il nuovo bando

Gli impianti sportivi comunali potranno essere affidati alle società da uno a 20 anni, prorogabili fino ad un massimo 30 in presenza di progetti che prevedano interventi strutturali importanti. Lo stabilisce il regolamento del bando che, finalmente pronto dopo una lunga limatura, sarà pubblicato in una prima versione già nel giro di pochi giorni perché lo esaminino le società sportive e gli enti di promozione dello sport, in modo da raccogliere eventuali osservazioni e sottoporre ad integrazioni il testo che, secondo l’iter indicato stamani (23 marzo) nella commissione cultura e sport, dovrebbe approdare all’esame del consiglio comunale entro la fine del mese di aprile.

Si chiude finalmente il cerchio su un provvedimento tanto atteso quanto contestato dalle stesse società sportive. Un piano rimasto fermo per la dura opposizione alla sua prima versione che ora viene riproposto in una nuova veste dall’assessore Celestino Marchini che stamani ha illustrato le linee guida insieme al dirigente comunale Giovanni Marchi.
Le novità. Il regolamento fa le dovute distinzioni fra gli impianti sportivi a rilevanza economica – lo stadio Porta Elisa e il palazzetto dello sport che seguono criteri e percorsi diversi, com’è noto – e quelli senza rilevanza economica: tutto il resto degli impianti per i quali il bando si dà l’obiettivo di porre fine a tutte le incertezze legate alla gestione provvisoria e in proroga, dopo la scadenza delle stesse concessioni. Ogni società sportiva o associazione o ente di promozione sportiva potrà avere fino a due impianti al massimo in gestione. Dovrà occuparsene, dietro la corresponsione al Comune di un canone che varierà, caso per caso, sia in base alla strutture stessa che verrà data in affidamento sia a seconda del progetto presentato dai soggetti interessati alla gestione. Saranno “privilegiate” ovviamente quelle società che hanno già svolto lavori di consolidamento o restyling delle strutture: avranno più punti, ai fini del bando, anche coloro che presenteranno progetti organici per la valorizzazione dello sport e della storia della società o delle discipline impiegate e coloro che, a maggior ragione, si faranno carico anche degli interventi strutturali che in molti casi saranno necessari. Queste in estrema sintesi le linee guida dei nuovi affidamenti, modellati sulla nuova legge regionale del 2015 che ha soppiantato la numero 6 del 2005, dando indicazioni precise ai Comuni sui criteri ideali per l’affidamento degli impianti, con l’obiettivo di favorire lo sport, soprattutto tra i giovani e in collaborazione, o all’interno, delle scuole stesse. Sottolineando anche l’importanza della promozione sportiva e del legame con il territorio.
I requisiti per il bando. Al bando, una volta che sarà pubblicato, quelle associazioni o società che praticano discipline sportive praticabili negli impianti oggetto della selezione ad evidenza pubblica e che non siano inadempienti o morose nei confronti dell’amministrazione comunale. Tra i requisiti richiesti spicca il radicamento sul territorio, la presenza del settore giovanile, la disponibilità ad organizzare attività per diversamente abili e per favorire l’inclusione degli stranieri. Avranno più punti le società che proporranno progetti e contributi per la manutenzione degli impianti o che si sono già fatte carico di interventi con affidamenti precedenti. Saranno comunque considerati prevalenti i requisiti di “storicità” dell’attività e “radicamento” sul territorio.
La durata degli affidamenti. Al riguardo non c’è un criterio univoco: la durata dell’affidamento in gestione dipenderà dal tipo di impianto ma soprattutto dal progetto che il concessionario presenterà all’amministrazione comunale. Gli anni di gestione potranno passare da uno a 20 in presenza di una proposta articolata che preveda tra l’altro la riqualificazione della struttura sportiva stessa. In questo caso, la giunta, dopo alcuni passaggi, potrà decidere di prorogare l’affidamento fino ad un massimo di 30 anni, sulla base delle valutazioni sull’investimento compiuto dal privato – associazione o società sportiva.
Il canone. L’amministrazione comunale, in cambio, otterrà il pagamento di un canone per l’uso o la gestione degli impianti sportivi. Un affitto le cui tariffe, si spiega, saranno determinate impianto per impianto e saranno commisurate anche alla durata della concessione e al progetto proposto per la struttura. La giunta comunale potrà comunque deliberare l’utilizzo gratuito delle strutture per eventi o manifestazioni sportive di grande rilevanza.
Le palestre scolastiche. L’argomento non è stato ancora affrontato dalla commissione di Palazzo Santini ma il capitolo è presente nel regolamento del bando degli impianti sportivi. La proposta prevede che per l’utilizzo delle palestre per attività extracurricolari, fuori dall’orario scolastico, vengano stabilite convenzioni con l’amministrazione, dietro il pagamento di un canone. La commissione ha proposto, comunque, di introdurre nel regolamento una sottolineatura giudicata importante e che fa riferimento diretto alla legge regionale 21 del 2015, ovvero è stato chiesto di rendere esplicita la priorità che verrà data in questo genere di “affidamenti” alle attività extrascolastiche proposte dagli stessi istituti, in eventuale collaborazione con le società sportive.
I tempi.Il prossimo passaggio verso l’approvazione del regolamento per il bando ci sarà nel giro di pochi giorni, con la pubblicazione del bando sul sito internet dell’amministrazione comunale. L’obiettivo, come era stato promesso nel corso del confronto con le società sportive, è quello di raccogliere dai soggetti interessati tutte le osservazioni del caso e promuoverne una sintesi all’interno del regolamento. Queste segnalazioni potranno pervenire all’amministrazione entro due settimane dalla pubblicazione, poi sarà la commissione comunale a valutarle e, eventualmente, integrarle con il lavoro fin qui svolto. Per questo già stamani è stata fissata una nuova seduta a Palazzo Santini il 1 aprile, nel corso della quale saranno esaminati gli emendamenti proposti al testo del regolamento. Il 14 aprile invece, sempre nel corso della commissione sport, saranno apportati gli eventuali ultimi ritocchi con l’esame delle osservazioni arrivate dalle società. Con il via libera poi la pratica passerà all’esame del consiglio comunale forse già entro la fine del mese di aprile.

Roberto Salotti