
Massimo Raffanti, il giornalista e scrittore lucchese fondatore dell’unica associazione culturale di Volo in Mongolfiera a Lucca, il Vincenzo Lunardi Balloon Club che, dal 1984 con innumerevoli eventi dell’aria, mostre, convegni e studi, è ormai divenuto un indiscusso punto di riferimento nella realizzazione di importanti eventi aerostatici locali (sua l’ideazione del Trofeo di Capannori) sta mantenendo una promessa tempo fa rivolta alla città. Come si ricorderà, aveva annunziato la realizzazione di un cortometraggio sulla figura di Lunardi, un’iniziativa che permettesse di gettare un ponte con il Regno Unito, terra d’indiscussi primati raggiunti dal pioniere lucchese che, il 15 settembre del 1784 col proprio pallone ad idrogeno, fu il primo viaggiatore aereo in terra britannica.
Raffanti, grande divulgatore dell’aeronauta che sul tema ha scritto un libro, Volare in Mongolfiera con prefazioni dell’assessorato alla Cultura del Comune di Lucca e della Contessa Maria Fede Caproni del Museo Storico Aeronautico di Trento, annuncia che subito dopo Pasqua, col bel tempo, inizieranno le riprese.
Il fondatore del sodalizio dell’aria, da cui è partita tutta la ricerca sull’Uomo che parlava al Cielo, auspica che il contributo visivo, una volta realizzato, possa anche essere diffusonelle scuole, vista la tardiva celebrazione di uno dei personaggi lucchesi più noti al mondo.
All’incrocio fra via dei Fossi e Via Rosi, sulla sua ritrovata casa natale, è visibile una recente targa posta dal Comune di Lucca e dal Balloon Club.
L’interessante cortometraggio di Raffanti sarà realizzato grazie all’importante patrocinio del Rotary Club Montecarlo – Piana di Luc, col quale ha già collaborato in una solidaristica campagna di prevenzione alla Polio.
Proprio ieri, assieme all’attore Sergio Forconi, protagonista di tanti bei film fra i quali Il Ciclone di Leonardo Pieraccioni, sono stati registrati i primi file audio del video che verrà proiettato anche a Londra, città su cui il Balloon Club prevede un volo storico-rievocativo in Pallone a Moorfieds, luogo dove “il lucchese volante” seppe porre le basi della moderna scienza spaziale.
Sul tema Massimo Raffanti ha anche rivelato una recente corrispondenza col Principe of Wales e col Duca di Kent che, in una lettera, hanno manifestato personale interesse.