Confindustria Lucca non rinuncia all’ottica di area vasta: “Scelta convinta, nessun trasloco di servizi”

30 marzo 2015 | 14:49
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Confindustria Lucca non rinuncia all’ottica di area vasta: “Scelta convinta, nessun trasloco di servizi”

Nessun rischio di spostamento di servizi in altre zone di area vasta. Risponde alle polemiche così la Confindustria di Lucca, sottolineando con convinzione i recenti processi aggregativi con Pistoia e Prato. E lanciando la sfida all’immobilismo delle istituzioni: “Nell’ambito dei processi di razionalizzazione ed aggregazioni degli enti territoriali di cui oggi tanto si parla e molto spesso poco si fa – si legge in una nota – a tutti i livelli nel nostro paese, uno dei processi che coerentemente e molto seriamente sta lavorando su questo aspetto è quello che riguarda l’aggregazione delle tre territoriali delle Confindustrie di Lucca, Pistoia e Prato. L’iter aggregativo, al pari di quello che sta succedendo in altre realtà associative, è partito nel 2013 ed è proseguito nel corso del 2014 con l’approvazione all’unanimità da parte delle tre assemblee territoriali di un protocollo aggregativo”.

“Questo percorso, tra l’altro volontario – continua Confindustria – è indispensabile per arrivare a una dimensione idonea a permetterci di competere nei servizi e nella rappresentanza a livello regionale, nazionale, ma anche oltre, così come richiesto dai nostri imprenditori, senza perdere di vista quello che per noi è elemento essenziale: creare le condizioni per continuare a fare impresa sul territorio. Nello specifico aspetto sollevato in questi giorni sulla stampa, in merito alla destinazione di Palazzo Bernardini, è per noi certo ed evidente che il Palazzo continuerà a rimanere a Lucca ad esclusivo servizio ed uso degli imprenditori lucchesi iscritti a Confindustria, così come avviene da tempo, e come sarà anche per le sedi di Prato e Pistoia”.
“Dal nostro punto di vista – chiude la nota – siamo orgogliosi di evidenziare che quello che ci sta coinvolgendo è uno dei pochi, forse l’unico, esempio di risposta concreta all’immobilismo generale che continua a ostacolare e rallentare l’attività delle imprese, e a penalizzare gli stessi cittadini. Siamo convinti che il legame con il territorio non viene messo in discussione se anche alziamo lo sguardo al di fuori dalle nostre mura: come il resto del paese si muove per seguire un mondo che cambia, anche noi non possiamo rimanere fermi precludendoci questa possibilità di crescita. Ci auguriamo che questo nostro percorso di aggregazione e di sviluppo, nel quale crediamo molto, possa essere di esempio per tutte quelle istituzioni del nostro territorio da troppo tempo ferme e immobili”.