Stop Ttip, prosegue la mobilitazione. Franchi: “Si mobilitino anche le istituzioni”

20 aprile 2015 | 11:17
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Stop Ttip, prosegue la mobilitazione. Franchi: “Si mobilitino anche le istituzioni”

Stop al patto di libero scambio Ue-Usa, continua la mobilitazione lucchese. In particolare il comitato di Lucca Stop Ttip ha effettuato nella nostra città una serie di iniziative informative, anche con persone vestite da “fantasmi”, ad indicare il trattato tenuto segreto tra gli Usa e l’Europa.
“Credo – commenta Umberto Franchi – che detta informazione sia essenziale divulgarla tra tutta la popolazione ed affinchè le istituzioni locali prendano posizioni nettamente contrarie ai negoziati in atto tra gli Usa e la Comunità Europea, così come ha già fatto l’amministrazione comunale di Lucca approvando un apposito ordine del giorno. Le consultazioni puntano a liberalizzare ogni forma di commercio tra le due sponde dell’Atlantico attraverso l’abolizione dei diritti dei cittadini e dei livelli di qualità e garanzia dei prodotti, mettendo invece al centro l’abbattimento dei costi per le grandi imprese multinazionali, al fine di facilitare i loro affari”.

“Allo stato attuale – prosegue – la trattativa Ue e Usa, verte su accoordi per impedire agli stati sovrani di legiferare o fare nuove regole a protezione dei cittadini e consumatori, sui prodotti e sul commercio, senza prima comunicarlo all’altra parte… dando la possibilità alle imprese multinazionali di intervenire con atti legali contro le nuove regole; ogni nuova regola e legge fatta dai singoli stati, deve essere comunque sottoposta ad una preventiva valutazionme di impatto al fine di assicurarsi che non si danneggi il commercio e gli investimenti delle imprese; se un’impresa multinazionale si sentirà lesa, dovrà essere aperto un tavolo di confronto con gli stati membri interessati al fine di risolvere il problema nell’interesse dell’impresa che si dice danneggiata; in prospettiva non saranno più gli stati membri dell’Europa a trattare con gli Usa, ma la Commissione Europea prendendo in accorata considerazione le proposte dell’imprese. E’ evidente che tutto ciò non potrebbe che danneggiare ulteriormente la prevenzione ambientale nei luoghi di lavoro, la qualità del lavoro e dei prodotti, le sue rigadute negative nei territori, le sue ricadute negative sulla salute dei cittadini. Per cui oltre ad essere necessaria una grande mobilitazione di massa tesa a respingere detta prospettiva, le istituzioni (Comuni, Province, Regioni) doveno continuare a fare approvare immediatamente ordini del giorno contrari al Ttip”.