Rovai: “Dopo riforma Province rischio isolamento per Lucca”

Circola un hashtag da un paio di mesi in rete: #cirimpiangerete. E’ riferito alla Provincia di Lucca e alle tante attività di Palazzo Ducale che, così come le conosciamo, non saranno più effettive dal momento delle dimissioni del presidente della Provincia Stefano Baccelli allorché venisse eletto al consiglio regionale. C’è una data, insomma, che è quella del 31 maggio (data fino alla quale sono stati finanziati emolumenti di presidente, giunta, presidente del Consiglio comunale, dirigenti a tempo indeterminato e a mandato dell’ente di Palazzo Ducale).
Dopo, tutto cambierà, perché scatterà la riforma delle Province, con redistribuzione di competenze (e di dipendenti) fra Regione, Comuni e quello che resterà nelle nuove Province. Competenze comunque importanti e per cui c’è il rischio marginalizzazione del territorio e di isolamento. E’ quello che teme anche l’assessore ai trasporti della Provincia di Lucca, l’ex sindaco di Porcari Luigi Rovai: “In molti – dice – non hanno capito del tutto quello che succederà “dopo di noi”. E’ vero che alcune competenze verranno trasferite alla Regione, e con esse anche molti tecnici preparati, ma allo stesso tempo alcune di queste, oltre che ai Comuni, passeranno alle nuove Province. Che saranno un ente di secondo livello, presieduto da un sindaco della provincia e con un consiglio fatto di rappresentanti dei singoli Comuni. Che contemporaneamente dovranno affrontare le grandi responsabilità derivate dalla gestione dei propri enti e gestire quelle della Provincia. In questo senso sarà molto importante la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Che se prima aveva un referente a Palazzo Ducale, veniva a bussare per ottenere risposte alle porte degli assessori, che a loro volta interessavano i Comuni, ora rischiano di non avere più questo legame diretto”.
E allora viabilità provinciale, edilizia scolastica e altri temi fondamentali per la vita dei cittadini potrebbero essere o “dimenticati” o accentrati in realtà distanti rispetto al territorio. Un passaggio, quello del dopo-riforma, insomma, che non si annuncia indolore. E che comunque graverà in gran parte sui singoli Comuni, alcuni dei quali, specialmente quelli più piccoli, attualmente impreparati a gestire certe competenze.
Fra i temi principali anche quello del trasporto pubblico locale, in vista della gara unica regionale ma anche del bando per la gestione della rete “debole”, per cui in queste ore sta arrivando il via libera.