
Il Centro di Senologia dell’azienda Usl 2 di Lucca rimane stabilmente al suo posto e, anzi, continua a garantire un presidio sempre più forte in termini di competenze professionali e di nuove acquisizioni tecnologiche. Lo ha specificato questa mattina (18 maggio) il direttore generale dell’Asl 2 Joseph Polimeni, intervenuto insieme al direttore sanitario aziendale Lorenzo Roti al responsabile del percorso di senologia Aroldo Marconi, alla responsabile di epidemiologia e screening Daniela Giorgi e ai diversi direttori interessati nel percorso, i dottori Daniela Giorgi, Editta Baldini, Marco Pellegrini, Enrica Ercolini, Marcello Mignogna, Claudio Sabò, Ivano Maci e Patrizia Scarsini e al chirurgo plastico Andrea Morelli.
“Vogliamo rassicurare tutte le donne, lucchesi e non – spiega Polimeni – perché non ci sarà alcuno smantellamento del centro. Quest’ultimo racchiude una serie di professionalità di altissimo profilo e continua a dotarsi di tecnologie all’avanguardia: ci candidiamo ad essere un punto di riferimento anche in ottica area vasta, cioè quando le tre Asl verranno unificate”. E’ proprio questo, del resto, il timore che ha scalfito le certezze di molte pazienti: “Il fatto che nascerà un’azienda unica – prosegue il direttore generale – non significa che i servizi verranno spostati. Il coordinatore clinico delle tre strutture raccoglierà i dati di cui ha bisogno, non verrà a dettarci una linea”.
Gli addetti ai lavori ricordano come il centro di senologia abbia intrapreso un percorso che muove da lontano: si tratta della seconda struttura in Toscana ad aver adottato la tecnica del linfonodo sentinella e di uno tra i primi centri in Italia per quanto riguarda la micro istologia della mammella, con un livello di attendibilità dei test che si colloca sul confortante risultato del 98,7 per cento. Non solo: il centro è tra le prime posizioni in Europa in merito agli interventi di radioterapia focalizzata e, a differenza delle altre Usl, ha in organico un chirurgo plastico.
La progressiva costituzione di una Breast Unit (oggi sovra-aziendale, in futuro aziendale) consente inoltre di fare rete con gli ospedali di Massa e Viareggio. Dalla fase della prevenzione a quella della riabilitazione, passando per la diagnosi e non soltanto, il percorso è il più completo possibile, garantiscono i medici presenti. “Si tratta di una macchina perfetta – ha spiegato il dottor Aroldo Marconi, responsabile del percorso di senologia – che abbisognava di un maggior numero di utenti per poter aprire e funzionare stabilmente. Anche da qui sorge l’esigenza di riunione delle Usl. Se ci aspettiamo più accessi? Per il momento ci basta che le donne che già vengono da noi siano sicure che non ce ne andiamo da nessuna parte. Comunque sì, in proiezione credo che i nostri numeri aumenteranno”. Nel 2014, per avere un’idea, sono stati 169 i casi nuovi trattati dal Centro (150 casi rappresentano la soglia minima per ottenere la certificazione): a questo numero devono essere sommati gli interventi compiuti sui pazienti recidivi e quelli relativi alle patologie benigne. Altri dati: il dottor Andrea Morelli (chirurgo plastico) rammenta che le complicazioni post operatorie sono state limate nell’ordine insperato dell’1-2 per cento ed i tempi di attesa per un’operazione, grazie al brillante lavoro di tutti i reparti, a cominciare dallo screening, si sono ridotti drasticamente.
“La situazione quindi non cambia – afferma Roti – anzi si evolve, migliora. Lucca diventerà con ogni probabilità la sede operativa per il bacino di Viareggio e continuerà a svolgere i suoi compiti. Questo genere di comunicazione è importante: nessun allarmismo infondato, insomma”.
Formazione, informatizzazione, acquisto di tecnologie all’avanguardia: sono questi gli ingredienti principali di una ricetta che, Polimeni e i suoi lo dicono velatamente, rappresenterà l’esempio anche per le zone limitrofe.
Con la fine del mese di aprile 2015 si concluso un complesso percorso formativo che ha permesso di collegare la macchina per la tomoterapia – primo caso a livello europeo – al sistema di rete della radioterapia Mosaiq, per cui questa apparecchiatura viene inserita nel sistema di rete della struttura di riferimento, con il vantaggio di poter così gestire tutta una serie di informazioni, a partire da quelle anagrafiche fino ai report amministrativi e statistici, ma soprattutto aumenta laffidabilità dal punto di vista del rischio clinico. Inoltre il personale della radioterapia è stato addestrato all’uso di ulteriori supporti tecnologici particolarmente innovativi.
Grazie anche alla progressiva costituzione della Breast Unit area nord ovest i professionisti si pongono inoltre l’obiettivo di garantire una metodica di grande rilevanza che era stata avviata negli anni scorsi a livello sperimentale proprio all’interno dell’azienda Usl 2: la Apbi (radioterapia interstiziale perioperatoria dopo terapia conservativa del carcinoma mammario). Tale metodica, che vede la stretta collaborazione tra radioterapisti, oncologi e chirurghi, consente una radioterapia focalizzata sul letto operatorio nei giorni immediatamente successivi allintervento, con importanti vantaggi per le pazienti.
Queste importanti novità, legate ad una fase di ulteriore implementazione tecnologica, confermano che il percorso della senologia e i settori che ne fanno parte sono in costante sviluppo e potranno essere valorizzati nellambito della nuova organizzazione che prevede una gestione unitaria tra le Aziende sanitarie di Lucca, Viareggio e Massa Carrara, con una turnazione dei coordinatori clinici (il primo anno il dottor Duilio Francesconi di Viareggio, il secondo il dottor Aroldo Marconi di Lucca).
La Regione Toscana ha inoltre avviato un percorso di Formazione regionale centri di senologia per accompagnare le Breast Unit alla certificazione Eusoma. Tale processo è coordinato dal professor Cataliotti, che effettuerà insieme al gruppo regionale una site visit al centro senologico dell’Azienda Usl 2 il prossimo 28 maggio.
Intanto l’associazione Sciortino, dopo aver finanziato una borsa di studio concernente le strategie di supporto in gruppo (preferibili al classico ausilio individuale), ne ha concessa un’altra da 14mila euro, per affrontare un’altra sfaccettatura del tema.
Altri particolari che fanno la differenza: il centro diagnostico senologico per immagini, che in passato accoglieva soltanto donne tra i 50 ed i 60 anni, adesso comprende tutte le fasce di età. A Lucca sono presenti tutte le attività del percorso, che ricomprende diverse funzioni, che prevede necessariamente un approccio multidisciplinare ed un’integrazione multiprofessionale e che fa registrare una casistica tra le migliori a livello nazionale. Sono infatti presenti in questa sede tutte le professionalità e le competenze specifiche maturate in ambito senologico per seguire in maniera adeguata, dalla prevenzione (screening) fino alla riabilitazione, le donne con patologia della mammella.
Il percorso – coordinato dal dirigente medico della struttura di chirurgia generale di Lucca Aroldo Marconi – è stato recentemente deliberato a Lucca come Breast Unit, ossia come Centro di senologia multidisciplinare totalmente dedicato alla diagnosi e al trattamento del tumore della mammella, proprio per gestire in maniera sempre più integrata le problematiche connesse con questa neoplasia tra le più diffuse.
Nello scorso mese di ottobre l’azienda sanitaria lucchese – sulla base della delibera regionale 272 del 2014 per il riordino della Rete Chirurgica oncologica toscana (in cui vengono forniti indirizzi alle aziende sanitarie per la costituzione della Rete dei centri di senologia) – ha infatti ritenuto opportuno riconoscere il Centro di senologia, che ha come obiettivi appunto il miglioramento e ladozione di procedure operative condivise e di interventi fondati sulle evidenze scientifiche, la promozione di iniziative di informazione e comunicazione rivolte alle pazienti ed alla cittadinanza, la promozione di attività di formazione rivolte a tutti i professionisti coinvolti.
L’azienda Usl 2 di Lucca evidenzia gli ottimi risultati raggiunti in questi anni grazie al lavoro di squadra e soprattutto le prospettive future di questo percorso assistenziale, che prevede necessariamente un approccio multidisciplinare ed un’integrazione multiprofessionale.
Grazie a questo percorso una donna affetta da tale patologia è seguita costantemente dagli specialisti dellAzienda sanitaria: si va dallo screening allo studio dei fattori di rischio, dalla diagnosi preoperatoria cito-microistologia al trattamento mininvasivo in anestesia locale (day surgery), dalla tecnica del linfonodo sentinella alla radioterapia intraoperatoria, dalla possibilità di ricostruzione plastica alleventuale terapia e controllo oncologico, fino alla assistenza fisioterapica e psicologica. Negli ultimi anni sono state acquisite anche apparecchiature di ultima generazione per la cura dei tumori come la tomoterapia e la pet-tac, per non parlare dell’acceleratore lineare installato al San Luca, tra i più innovativi a livello nazionale. Lucca è inoltre uno dei primi centri europei per l’agoaspirazione dei linfonodi clinicamente indenni.
I molti specialisti che concorrono al percorso integrato diagnostico-terapeutico, che potrà quindi essere ulteriormente sviluppato e valorizzato, sono inoltre costantemente presenti all’interno dell’azienda Usl 2. Questa importante attività è supportata dalle associazioni di volontariato che si occupano di queste tematiche, in particolare dall’associazione Silvana Sciortino, che svolge un ruolo fondamentale di supporto e di promozione delle attività di prevenzione e relazione con le persone.
Paolo Lazzari